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L'attivista Enrico Rizzi e la compagna Monia si sono lasciati dopo 22 anni di relazione. È stato lo stesso animalista siciliano ad annunciarlo con un lungo e sentito post agli oltre 500mila follower che animano la sua community su Facebook.
"LE DEVO TANTISSIMO"
"Molti di voi in questi giorni mi hanno chiesto come mai non ci fossero nelle mie live Monia e Pic (il cagnolino della coppia, ndr). Considero tutti voi la mia famiglia allargata, ed è giusto mettervi al corrente della fine della nostra storia", ha scritto Rizzi sul suo canale Facebook.
La fine della relazione, spiega l'attivista, "nulla toglie a questi 22 anni passati insieme, fatti di momenti bellissimi ed altri meno belli, come in ogni percorso di vita. Sono cresciuto insieme a Monia, e lei è cresciuta insieme a me, e sarà sempre una parte fondamentale della mia esistenza; a lei devo tantissimo, anche per le battaglie che abbiamo condiviso, e questo pensiero lo custodirò per sempre nel mio cuore, con tutto il rispetto che devo a questa relazione e a lei".
"IL PASSATO NON SI CANCELLA"
"L'amore può finire, anche se è difficile dirselo, ma il passato non si cancella, e sono fiero di quello che siamo stati, come sono fiero di lei e della donna che è diventata. Una grandissima donna. Perché l'amore conta, ed è un peccato per quelle promesse, oneste ma grosse. Proprio per gli ideali che condividiamo, consideriamo e considereremo Pic il nostro figlio pelosetto, e lo gestiremo nel migliore dei modi. Farà base con lei a Trapani e una volta al mese starà con me a Roma per una decina di giorni".
"Come ho detto – conclude Enrico Rizzi nel post – vi considero la mia famiglia allargata, e vi chiedo il rispetto per questo momento di dolore mio e di Monia evitando commenti inopportuni a questo post".
CHI È ENRICO RIZZI
Nato nel 1989 a Erice, in provincia di Trapani, Enrico Rizzi vive oggi a Roma. È un leader animalista, vegano, da oltre 15 anni è impegnato nella tutela giuridica degli animali. Sulle sue pagine social si occupa quotidianamente di raccontare il suo impegno in tutta la penisola per verificare le segnalazioni ricevute dai cittadini dove gli animali sono vittime di sevizie, abusi e soprusi.
In seguito ai suoi interventi tantissimi animali sono stati sequestrati e successivamente confiscati per le condizioni di degrado in cui erano custoditi, ottenendo così la libertà.
Dal 2016 si occupa di zoomafia, la criminalità organizzata che utilizza gli animali per il proprio business sanguinario.