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Christmas tree near fireplace in decorated living room
Tra le celebrazioni più sentite del mese di dicembre, la seconda che incontriamo dopo Santa Barbara il 4, è l’Immacolata Concezione, l’8 dicembre. Una ricorrenza che unisce fede e tradizione, spiritualità e vita civile: oltre ad avere un profondo significato religioso, è infatti riconosciuta come festa nazionale sul calendario italiano, diventando per tutti una data simbolica che segna l’inizio del periodo natalizio.
Il significato dell’Immacolata Concezione
L’8 dicembre è dedicato al culto mariano: la Chiesa celebra Maria Vergine, madre di Gesù. Con il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato nel 1854 da papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus, si afferma che Maria, pur concepita dai suoi genitori sant’Anna e san Gioacchino come ogni essere umano, è stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante della sua vita.
Si tratta di un privilegio unico: Maria non è stata purificata dal peccato, ma preservata in vista della missione alla quale era destinata, essere la madre del Redentore. Una spiegazione spesso necessaria, poiché ancora oggi si fa confusione tra l’Immacolata Concezione e il concepimento verginale di Gesù.
Già celebrata dall’XI secolo, la festa si colloca pienamente nel periodo dell’Avvento, le quattro settimane che precedono il Natale, tempo di attesa, riflessione e preparazione spirituale. Nella tradizione cattolica, Maria rappresenta la creatura pura e perfetta, simbolo di luce e speranza, profeticamente legata alla promessa biblica di vittoria sul serpente.
L’Immacolata è inoltre connessa a importanti apparizioni mariane: Lourdes nel 1858 e, iconograficamente, Rue du Bac a Parigi nel 1830.
8 dicembre: il giorno degli addobbi natalizi
Oltre al significato religioso, l’Immacolata è universalmente riconosciuta come il giorno che dà inizio alle festività natalizie. È in questa data che la maggior parte delle famiglie italiane allestisce l’albero di Natale e il presepe, trasformando l’8 dicembre in un vero rito collettivo.
L’abete illuminato, i presepi, le decorazioni scintillanti e i primi pacchetti colorati segnano l’ingresso nell’atmosfera di festa. Una tradizione che, pur non avendo un fondamento religioso stretto, è ormai radicata nella vita quotidiana e rappresenta un momento di unione familiare, convivialità e preparativi.
L’origine dell’albero di Natale: tra paganesimo e cristianesimo
L'usanza dell'Albero di Natale ha radici profonde che risalgono all'intreccio tra antiche credenze pagane e successive interpretazioni cristiane.
Le credenze pagane includono i Druidi celti che consideravano l'abete, con le sue foglie sempreverdi, come simbolo di vita eterna. Gli antichi Romani, invece, donavano ramoscelli sempreverdi alle calende di gennaio come segno di buon auspicio. In diverse culture del passato, il vischio, l'agrifoglio e i ramoscelli di abete venivano utilizzati per proteggere le case dagli spiriti maligni e dalle malattie. Durante il solstizio d'inverno, gli alberi sempreverdi erano venerati come simboli di rinascita e di buon augurio.
Questo legame con la vita che persiste anche durante il freddo invernale conferì all'abete una profonda valenza simbolica.
Con l'avvento del cristianesimo, queste antiche tradizioni furono reinterpretate, attribuendo all'albero nuovi significati. L'albero di Natale divenne simbolo della vita eterna derivante da Cristo, richiamo all'Albero della Vita o a quello del Bene e del Male nel Giardino dell'Eden, e la sua forma triangolare rappresentava la Trinità.
Il primo vero albero di Natale
Le origini dell’albero natalizio moderno affondano nel Medioevo tedesco. Nel 1419 a Friburgo fu documentato un albero decorato con mele, pan di zenzero e cialde. Nelle Fiandre si parlò di alberi adornati con lana, mele, noci e salatini.
Il primo albero come lo intendiamo oggi risale invece al 1611, quando la Duchessa di Brieg fece trapiantare un abete del giardino nel suo castello per colmare un angolo rimasto spoglio durante le decorazioni natalizie.
La tradizione attribuisce a Martin Lutero l'aggiunta delle candele accese all'albero di Natale, ispirato dalla luce stellare tra i rami degli abeti, ma la diffusione globale di questa pratica avvenne nel 1846, quando la Regina Vittoria e il Principe Alberto resero popolare l'usanza grazie a un ritratto ufficiale che li ritraeva accanto a un albero decorato.
In Italia, la diffusione dell'albero di Natale iniziò con la Regina Margherita, che lo addobbò per la prima volta al Quirinale, da dove poi la moda si diffuse velocemente in tutto il Paese.
L’Immacolata in Sardegna: tradizione e identità
In Sardegna, la festa dell'Immacolata, nota come Sa festa ’e Sa Purissima viene celebrata con profonda devozione, combinando elementi spirituali, tradizioni popolari e senso di comunità.
In passato, nelle aree rurali, questa giornata era caratterizzata dal divieto di svolgere lavori manuali per evitare che portasse sfortuna agli animali da lavoro e al raccolto. Attualmente, si tengono messe, novene e processioni molto partecipate, soprattutto nei piccoli centri.
In diverse zone dell'Isola, la tradizione del presepe è ancora viva, con rappresentazioni realizzate con abiti e figure seguendo lo stile tradizionale sardo.


