Chiude con l’energia, il ritmo e la musica di un grande gruppo, amato e atteso da tutti, l'edizione 2025 della Pastorale del Turismo. L'appuntamento è per martedì 9 all’Anfiteatro Caritas di Tortolì e per mercoledì 10 all’Area Fraterna de La Caletta. I protagonisti delle ultime due serate sarà il gruppo Gen Rosso pronti a raccontarsi e a coinvolgere tutti.

Un repertorio vivace, quello offerto dalla band cristiana, che offre al pubblico una selezione in versione acustica di alcune delle canzoni più amate e conosciute del gruppo. Spazio ai brani che toccano molti dei temi significativi della nostra attualità, dalla pace al dialogo, all’unità nella diversità.

In programma. L’appuntamento è, per entrambe le serate, alle 21:30.

L'ingresso è libero, ma chi non potrà essere presente avrà la possibilità di godersi la serata in diretta su Sardegna Live (sul nostro sito, www.sardegnalive.net, su YouTube e su Facebook).

Gen Rosso

Il Gen Rosso nasce nel 1966 a Loppiano, una piccola località delle colline toscane, vicino a Firenze: 850 abitanti da 65 paesi del mondo, centro di una convivenza multiculturale fondata sulla vita dei valori cristiani. Per questa sua originalità, fin dalla sua nascita Loppiano ha suscitato una forte attrazione per migliaia di persone, che arrivavano da ogni parte del mondo per visitarla. E fu proprio per accogliere i numerosi visitatori che nel Natale del 1966, Chiara Lubich (Premio Unesco per l’Educazione alla Pace) volle regalare ai giovani della cittadella una chitarra e una batteria rossa. Da qui il nome del gruppo: Gen Rosso, dove GEN sta per GEnerazione Nuova e ROSSO è appunto il colore della prima batteria. L’intenzione era quella di comunicare, attraverso la musica, messaggi di pace e fratellanza universale e concorrere così alla realizzazione di un mondo più unito. Erano gli anni della contestazione giovanile, del pacifismo, della beat generation, e il nome GEN si inseriva a meraviglia nell’ondata di novità che caratterizzava quel periodo. L’originale attività del Gen Rosso scaturisce dal suo bagaglio artistico-culturale, dall’internazionalità dei suoi componenti e dall’impegno personale di ciascuno ad attuare, nel contesto di vita quotidiana, i valori di cui si fa ambasciatore.