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“Le sfide mi emozionano e le difficoltà non mi spaventano”. A dieci anni dalla sua ultima seduta consiliare, Antonio Vacca ritorna ufficialmente sulla scena politica di Monserrato. Nel tentativo di diventare sindaco per la terza volta, il candidato guida un patto elettorale fatto da Rossomori, Sel, PSd'Az e dalla lista civica “Pauli”.
Sulle motivazioni che lo hanno portato ad accettare l'investitura, il primo sindaco dell'autonomia monserratina ad essere stato eletto dai suoi concittadini dice: “Nel 2006 ero sicuro che si fosse chiusa un'epoca, per me e per la città. Tanti momenti belli e soddisfazioni in un turbine di emozioni. In una fase di malinconia, mi chiedevo se avessi intuito l'anima di questa città, se avessi fatto di tutto per capirne il potenziale. Oggi ne colgo le attese”.
62 anni, docente, una laurea in giurisprudenza conquistata recentemente, il profilo del quinto candidato si arricchisce di una dirigenza alla Provincia.
Intende prendersi lo scanno più alto di piazza Maria Vergine partendo proprio dal luogo che ha visto l'epilogo anticipato della giunta di Gianni Argiolas, sfiduciata in fase di approvazione del bilancio.
È a lui che Vacca, pur chiedendo e offrendo rispetto per gli avversari, riserva il primo affondo: “Negli ultimi cinque anni, i migliori sono stati i sei mesi finali. Nessuna scusa alla città, nessuna autocritica. L'ex sindaco era del Pd, di esso ne è stato artefice del successo o del fallimento”.
Il secondo colpo di fioretto è per Tommaso Locci, imprenditore del settore vinicolo e leader di una coalizione riconducibile al centrodestra: “In passato ho fatto il vinaiolo. Penso che fra i candidati attuali, sia quello dove realmente sono passati tanti grappoli di uva tra le mani”.
Nella sala il tempo è contingentato e chiedendo aiuto ai suoi concittadini nella redazione del programma, l'aspirante primo cittadino è categorico: “Noi dobbiamo puntare sulla speranza. La delusione non è una condizione imbattile. Abbiamo tutte le potenzialità per fare una città nuova”.
Il 5 giugno non è cosi lontano. Intanto Vacca risponde a chi, in questo periodo critica il suo precedente operato da amministratore locale: “È denigrazione gratuita cancellare i fatti della nostra città. Io ai fatti starò e del futuro voglio discutere”.