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Dopo l'atto intimidatorio ai danni del vice sindaco parla il primo cittadino e il capogruppo dell'opposizione

Un ennesimo atto intimidatorio ai danni di amministratori...

Dopo l'atto intimidatorio ai danni del vice sindaco parla il primo cittadino e il capogruppo dell'opposizione

Di: Redazione Sardegna Live


Un ennesimo atto intimidatorio ai danni di amministratori locali che scuote gli animi di tutti e desta preoccupazione. Soprattutto in una piccola comunità come quella di Esporlatu, Comune di circa 400 abitanti situato nella regione storica del Goceano,  non abituata a episodi come quello accaduto ieri notte, quando l’auto del vice sindaco Giovanni Canu, assessore ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e al Lavoro, è stata data alla fiamme. Per i Vigili del fuoco di Nuoro e i Carabinieri di Benetutti intervenuti sul posto è chiara l’origine dolosa dell’incendio.

Il giorno dopo, l’amministrazione locale si interroga sulle possibili cause, anche se gesti di questo tipo non possono avere alcuna giustificazione.

“Esporlatu è un paese tranquillo, ci dispiace per quanto accaduto”, commentano maggioranza e opposizione che hanno avuto attriti su un “Regolamento comunale di polizia urbana per la disciplina della circolazione di cavalli nel centro abitato”, approvato il 28 luglio scorso. Un Regolamento voluto dalla Giunta di Francesco Giuseppe Furriolu attraverso il quale si scrivono nuove regole relativamente alla pulizia, al decoro, alla quiete pubblica e alla sicurezza nei centri abitati.

“Il Gruppo di minoranza – spiega il sindaco – ci ha chiesto di inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale l’abrogazione della delibera, nonché l’eliminazione del Regolamento. A noi va benissimo perché ci dobbiamo confrontare, ognuno deve dire la sua. Invito per questo la cittadinanza a partecipare per rendersi conto di quale è la nostra posizione e quella della minoranza”. 

“Il grave gesto che ha colpito il vice sindaco Canu – dice il Capogruppo dell’opposizione Paolo Nieddu - cui va tutta la mia solidarietà e quella del gruppo che rappresento, è fortunatamente un episodio del tutto isolato e che pertanto stona, e non poco, con gli avvenimenti che normalmente accadono nella nostra piccola comunità. Augurandomi che si tratti di una bravata di qualche balordo, dubito che la matrice di quell'atto possa ricondursi all'attività politica dell’assessore Canu”.

Paolo Nieddu si sofferma poi sul Regolamento ribadendo al sindaco Furriolu che la proposta del gruppo di Opposizione, avente come oggetto la revoca del regolamento sulla circolazione dei cavalli nel centro abitato, “è solo ed esclusivamente una soluzione a un problema creato dallo stessa maggioranza, la quale, da anni, quando ancora sedeva sui banchi della minoranza, ha attribuito proporzioni epocali a un fenomeno che ha una rilevanza decisamente marginale nell'economia sociale del paese: raramente si sono verificati abusi e comunque mai sono stati corsi rischi o pericoli da parte degli altri utenti dell'area urbana, e mi rincresce contraddire le descrizioni catastrofiche del sindaco, ma voglio far notare che al contrario di oggi, per tutti e 5 gli anni della precedente legislatura, il Comune di Esporlatu è stato considerato il fiore all'occhiello del Goceano per la pulizia e la cura delle strade, segno che anche in questo aspetto il passaggio dei cavalli veniva gestito nel migliore dei modi”.

“Per questi motivi – spiega il Capogruppo di minoranza - abbiamo sempre ritenuto opportuno gestire questo fenomeno con maglie larghe, cercando di prevenire o arginare gli sporadici abusi attraverso una costante opera di paziente sensibilizzazione dei cavalieri, anche e soprattutto in considerazione dell'età media degli stessi, in molti non più che adolescenti, perciò poco inclini a comprendere il senso di una imposizione "dall'alto" di norme che regolino attività considerate "naturali" come è l'andare a cavallo per chi fa parte della nostra tradizione. Perciò in sede di approvazione del succitato regolamento, ci opponemmo, criticandone il contenuto vessatorio e l'iter autoreferenziale della sua elaborazione, durante la quale non furono previamente consultati né i cavalieri e le amazzoni del paese né lo stesso gruppo di Opposizione. Da qui la richiesta di revoca, ma solo per procedere alla stesura di un regolamento condiviso, privo di componenti vessatorie a carico dei cavalieri e che sia invece portato

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