In Sardegna

Solo briciole di Sardegna sulle tavole dei ristoranti

La Sardegna importa da altre regioni l'85% dei generi agro-alimentari serviti nelle strutture ricettive dell'Isola. Il dato, che conferma il trend negativo inerente il consumo dei prodotti locali, è emerso nell'incontro che si è tenuto presso l'Hotel Taloro di Gavoi, durante il quale sono stati illustrati i dettagli dell'accordo siglato tra Fattorie Gennargentu di Bachisio e Daniela Falconi e la Marr, leader in Italia nella distribuzione di prodotti alimentari alla ristorazione alberghiera e commerciale.

Solo briciole di Sardegna sulle tavole dei ristoranti

Di: Redazione Sardegna Live


La Sardegna importa da altre regioni l'85% dei generi agro-alimentari serviti nelle strutture ricettive dell'Isola. Il dato, che conferma il trend negativo inerente il consumo dei prodotti locali, è emerso nell'incontro che si è tenuto presso l'Hotel Taloro di Gavoi, durante il quale sono stati illustrati i dettagli dell'accordo siglato tra Fattorie Gennargentu di Bachisio e Daniela Falconi e la Marr, leader in Italia nella distribuzione di prodotti alimentari alla ristorazione alberghiera e commerciale. L'intesa mira a veicolare i prodotti della Barbagia in tutti i più rinomati alberghi e ristoranti della Sardegna e non solo.

LA STRATEGIA «Se davvero vogliamo invertire il senso di marcia - ha detto Mariano Collu, direttore della Marr Sardegna - dobbiamo analizzare nel dettaglio il mercato al quale ci rivolgiamo. Non dobbiamo prendere in considerazione solo la popolazione della Sardegna, ma è fondamentale affidare a tutti quei turisti che visitano la nostra terra il messaggio di valorizzazione e divulgazione dei nostri prodotti. Per fare questo è indispensabile adottare una linea che promuova beni agro-alimentari d'eccellenza, di qualità, di costanza e di prezzo. La Marr da sempre investe sulle eccellenze della Sardegna, ma per ridurre la percentuale di prodotti che importiamo è necessario avviare un serio progetto culturale tra i nostri fornitori».

LE CIFRE La Marr Sardegna investe soltanto 8 milioni di euro per l'acquisto di prodotti sardi, a fronte di un fatturato annuo di circa 50 milioni di euro in tutti i canali di riferimento. «Le arance prodotte in Sardegna rappresentano un punto di forza e di qualità - spiega Collu -, ma siamo costretti a importarne 500 tonnellate dalla Spagna per poter soddisfare le esigenze della ristorazione alberghiera e commerciale. Qui nessuno è in grado di fornirci arance dello stesso calibro, lavate e incerate. Per soddisfare le richieste di alberghi a 5 stelle, 5 stelle lusso e ristoranti, siamo costretti a importare la maggior parte dei prodotti».

LE VIRTUOSITÀ Non mancano gli esempi positivi. «Le filiali della Marr in Italia trattano la pasta fresca che viene lavorata in un pastificio di Buddusò con ottimi risultati. Ogni 20 giorni parte una spedizione che raggiunge le città di Venezia, Milano, Roma, e Genova. Lo stesso discorso può essere fatto anche per le cozze sarde che in tutta Italia rappresentano un prodotto d'eccellenza».

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