In Sardegna

Concerto di beneficenza a Milano. Da Eugenio Finardi agli Istentales, musica e solidarietà

Sardi si nasce e amici della Sardegna lo si diventa, soprattutto quando le avversità della vita stravolgono l'esistenza di intere comunità che faticano a rialzarsi, mentre gli effetti dell'alluvione continuano a farsi sentire.

Concerto di beneficenza a Milano. Da Eugenio Finardi agli Istentales, musica e solidarietà

Di: Redazione Sardegna Live


Sardi si nasce e amici della Sardegna lo si diventa, soprattutto quando le avversità della vita stravolgono l'esistenza di intere comunità che faticano a rialzarsi, mentre gli effetti dell'alluvione continuano a farsi sentire.


Nati sardi è il nome dell'evento che andrà in scena al Teatro Dal Verme di Milano, il 17 dicembre, e che riunisce i figli noti di un'isola che soffre e che il successo nella professione ha reso celebri, ma non indifferenti alle sorti della propria terra di origine.


Il capoluogo lombardo ospiterà diversi artisti che daranno un segnale di presenza elegante, una risposta concreta, tra musica e sorrisi. Tra i protagonisti del galà benefico ci saranno gli Istentales, Eugenio Finardi, promotore del cd Arcu e chelu che verrà presentato in anteprima, Valerio Scanu, Valerio Staffelli, i Tamurita, Bianca Atzei, Baz e tanti altri. L'evento sarà presentato da Cristian Cocco e Giorgia Palmas.


«Dobbiamo offrire il nostro contributo e stare vicini alle persone che soffrono - dice Gigi Sanna, leader degli Istentales - e che a causa dell'alluvione hanno perso tutto. Il nostro compito è quello di tenere i riflettori accesi su quanto accaduto, in modo tale che si venga a creare una vera e propria rete di solidarietà».


Per l'occasione il gruppo musicale nuorese, composto anche da Luca Floris, Sandro Canova, Daniele Barbato, Sandro Savarese, Davide Guiso e Tonino Litterio, presenterà il video musicale di Narami , la canzone che è stata scritta da Gigi Sanna poche ore dopo il dramma che ha sconvolto la Sardegna.


«Sul palco del teatro Dal Verme indosseremo la maschera dei Quattro Mori - spiega Sanna -, in questo modo vogliamo rappresentare l'intero popolo sardo. Mentre noi canteremo, alle nostre spalle scorreranno le immagini del video che riporta i momenti più drammatici del disastro. Sullo schermo compariranno anche le scritte in italiano che traducono la canzone cantata in limba, in maniera che tutti possano capire il grande dolore che di questi tempi affligge le nostre comunità».
Roberto Tangianu

 

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