In Sardegna

Accordo Regione - Tirrenia. Mauro Pili (Unidos) annuncia mobilitazioni e azioni istituzionali e giudiziarie

“La Regione svende la Sardegna e la continuità territoriale alle lobby napoletane. Un accordo da Procura della Repubblica e Corte dei Conti. Se fossimo in uno Stato di diritto l'accordo annunciato oggi dall'assessore dei trasporti della Regione e dall'amministratore delegato della Tirrenia finirebbe direttamente sul tavolo dei reati penali e della magistratura contabile. Non ci sarebbe nemmeno da istruire il processo. Basterebbe guardare i dati e le affermazioni rese stamane: la Tirrenia dichiara un buco di 28 milioni di euro nei suoi bilanci e per recuperarlo taglia i servizi essenziali della Sardegna. Lo Stato e la Regione non solo accettano la proposta Tirrenia ma si dichiarano pure soddisfatti. Tutto questo è semplicemente indecente. Un regalo agli speculatori dei mari senza precedenti. Un taglio di corse, frequenze e tratte senza nessun ritegno. Dimezzate le rotte su Cagliari, cancellate quelle su Arbatax. Alle stelle i costi dei biglietti per i turisti. Distinzione indegna per residenti e non residenti come se fossimo una terra in cui si entra solo se residenti. Una visione becere e discriminatori senza precedenti. E' come se l'autostrada del sole avesse caselli per residenti e non residenti. Con costi diversificati a seconda della regione di transito. La Regione sottoscrive un accordo immorale degno dei peggiori vassalli che in cambio di quattro lenticchie effimere svendono la propria terra a società che hanno negato sviluppo e crescita economica alla Sardegna”.

Accordo Regione - Tirrenia. Mauro Pili (Unidos) annuncia mobilitazioni e azioni istituzionali e giudiziarie

Di: Redazione Sardegna Live


“La Regione svende la Sardegna e la continuità territoriale alle lobby napoletane. Un accordo da Procura della Repubblica e Corte dei Conti. Se fossimo in uno Stato di diritto l’accordo annunciato oggi dall’assessore dei trasporti della Regione e dall’amministratore delegato della Tirrenia finirebbe direttamente sul tavolo dei reati penali e della magistratura contabile. Non ci sarebbe nemmeno da istruire il processo. Basterebbe guardare i dati e le affermazioni rese stamane: la Tirrenia dichiara un buco di 28 milioni di euro nei suoi bilanci e per recuperarlo taglia i servizi essenziali della Sardegna. Lo Stato e la Regione non solo accettano la proposta Tirrenia ma si dichiarano pure soddisfatti. Tutto questo è semplicemente indecente. Un regalo agli speculatori dei mari senza precedenti. Un taglio di corse, frequenze e tratte senza nessun ritegno. Dimezzate le rotte su Cagliari, cancellate quelle su Arbatax. Alle stelle i costi dei biglietti per i turisti. Distinzione indegna per residenti e non residenti come se fossimo una terra in cui si entra solo se residenti. Una visione becere e discriminatori senza precedenti. E’ come se l’autostrada del sole avesse caselli per residenti e non residenti. Con costi diversificati a seconda della regione di transito. La Regione sottoscrive un accordo immorale degno dei peggiori vassalli che in cambio di quattro lenticchie effimere svendono la propria terra a società che hanno negato sviluppo e crescita economica alla Sardegna”.

Lo ha detto poco fa il deputato sardo Mauro Pili chiedendo l’intervento della magistratura penale e di quella contabile per fermare un vero e proprio furto di denaro pubblico per pagare debiti privati. Ho chiesto poco fa al presidente della Camera che il Ministro Lupi venga immediatamente convocato in commissione per rispondere di questo scandaloso accordo.

“E’ l’ennesima regalia di denaro pubblico ai signorotti della Tirrenia che, per ingannare i sardi, annunciano promozioni e sconti, ignorando il concetto elementare che la continuità territoriale è un diritto non uno sconto! Siamo dinanzi – ha detto Pili - ad una concezione tribale e affaristica della continuità territoriale. Un servizio su cui fare soldi, speculando e lucrando, in cambio di servizi con navi vecchie noleggiate da amici e amichetti della loro cordata, con servizi a giorni alterni e costi esorbitanti che hanno fatto perdere alla Sardegna oltre 2.000.000 di passeggeri. Un danno economico di oltre un miliardo di euro. E’ ridicolo, degno di questo assessore ai treni veloci mai partiti, un trasferimento fiscale in Sardegna della Tirrenia. Se è questo il contentino che la Regione conquista per il dimezzamento dei servizi, per il mantenimento di costi elevatissimi per merci e passeggeri, siamo al comico spinto”.

“L’affermazione con la quale dichiarano di non aumentare i costi dei trasporti merci è la chicca finale dell’accordo – dice Mauro Pili. Ci si accorda per mantenere i prezzi alle stelle sia per le merci che per i non residenti. Una conquista da dilettanti allo sbaraglio alla mercé dei padroni del mare che dettano legge con una Regione serva e incapace di qualsiasi tipo di reazione. E che dire della garanzia di assumere 30 stagionali sardi a fronte degli oltre 2000 dipendenti di Tirrenia? Solo l’ennesima dimostrazione di come vengono trattati i sardi: a livello di stagionali! Contro questo accordo – conclude Mauro Pili - sarà mobilitazione e azioni istituzionali e giudiziarie”.

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