Alghero

“La città dei bambini”: i piccoli al centro della vita sociale, culturale e amministrativa

Promuovere la partecipazione delle bambine e dei bambini alla vita sociale, culturale e amministrativa della città attraverso forme di progettazione partecipata.

“La città dei bambini”: i piccoli al centro della vita sociale, culturale e amministrativa

Di: Redazione Sardegna Live


Promuovere la partecipazione delle bambine e dei bambini alla vita sociale, culturale e amministrativa della città attraverso forme di progettazione partecipata. 

Gli strumenti per ripensare in modo forte alla città tenendo conto dei bisogni e dei diritti dei più piccoli oggi vengono messi a disposizione da progetti internazionali come “La città dei bambini”.

La richiesta di adesione al progetto è all’ordine del giorno delle commissioni consiliari 2° e 4°, con una proposta della maggioranza, primo firmatario Giusy Piccone, che trova la più ampia convergenza tra le forze politiche di minoranza che partecipano e contribuiscono alla formazione dell’iniziativa unitaria. La città dei bambini prevede l’istituzione di un Laboratorio di coordinamento denominato “Alghero città dei bambini” e del “Consiglio delle bambine e dei bambini della città di Alghero”. Due organismi che lavoreranno per dare impulso all’Amministrazione comunale in relazione alle diverse iniziative e azioni che verranno promosse con l’obbiettivo di progettare insieme al Sindaco, alla Giunta e alla Presidenza del Consiglio, quello degli adulti, le iniziative necessarie affinché la città dei bambini possa realmente incidere sulle scelte e sulla programmazione del Comune di Alghero.

Il progetto trova consulenza scientifica e gratuita da parte del Cnr nonché delle istituzioni presenti sul territorio che si occupano di infanzia e adolescenza. Il Consiglio delle bambine e dei bambini non è volto all’apprendimento e alla sensibilizzazione dei partecipanti ma a dare risposte adeguate al benessere e ai cambiamenti della città. Sarà composto da rappresentanti delle varie condizioni infantili: sesso, razza, salute, condizioni socio culturali. La scelta dei consiglieri sarà fatta a scuola ma potrà essere integrata in altre sedi di aggregazione infantile. La modalità di elezione sarà quella del sorteggio. Per garantire la parità di genere sarà nominato un ugual numero di femmine e maschi.  Mandato di due anni, incontri periodici preferibilmente fuori dalla scuola: nella proposta oggetto di discussione in commissione il prossimo 15 gennaio è previsto infatti il reperimento di una sede per il Laboratorio e per il Consiglio dei bambini. Sarà un luogo di riferimento, incontro, di servizio e formazione per gli amministratori, per i tecnici, per gli insegnanti e per tutti coloro che nel territorio si interessano all’infanzia e al suo rapporto con la città. Non si tratta quindi di una imitazione del Consiglio Comunale, sia per quando riguarda le modalità di formazione che per caratteristiche e procedure. Anima e propulsore della Città dei bambini sarà il Laboratorio, uno strumento operativo autorizzato quindi a stimolare l’Amministrazione a tener fede agli impegni assunti con i bambini e con la popolazione. 

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