Nule

Caso Masala. C'è un indagato per omicidio

C'è una clamorosa svolta nelle indagini sulla scomparsa di Stefano Masala, il 28enne di Nule uscito di casa il 7 maggio scorso per non farvi più ritorno.

Caso Masala. C'è un indagato per omicidio

Di: Redazione Sardegna Live


C'è una clamorosa svolta nelle indagini sulla scomparsa di Stefano Masala, il 28enne di Nule uscito di casa il 7 maggio scorso per non farvi più ritorno.

LA SVOLTA. I sospetti degli inquirenti, nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Masala, erano ricaduti su un 17enne di Nule e un suo cugino di 21 anni residente ad Ozieri. Oggi, il più piccolo dei due, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica dei Minori di Sassari con l'accusa di omicidio.

I FATTI. Nel frattempo, le indagini sulla scomparsa di Stefano Masala si erano intrecciate con quelle sull'omicidio di Gianluca Monni, studente ucciso ad Orune la mattina dell'8 maggio mentre attendeva l'autobus per andare a scuola a Nuoro.

Gli inquirenti avevano infatti appurato come nel dicembre 2014, pochi mesi prima della sua morte, Gianluca Monni fosse stato coinvolto in una violenta rissa a Orune con un gruppo di ragazzi di Nule che avevano infastidito la fidanzata Eleonora. Tra questi erano presenti proprio i due cugini, poi iscritti nel registro degli indagati per l'omicidio Monni il 17 giugno 2015.

Della "banda" nulese, la sera della rissa, faceva parte anche Stefano Masala e l'8 maggio l'auto del padre, a bordo della quale si era allontanato di casa la sera precedente l'omicidio Monni, era stata ripresa da alcune telecamere a circuito chiuso posizionate per le vie di Orune in orari compatibili con quelli del delitto. Così, gli investigatori, in un frenetico susseguirsi di colpi di scena, avevano capito in quelle ore come lo stesso Masala fosse in qualche modo collegato alla vicenda di Orune. 

Il ritrovamento dell'auto del ragazzo in fiamme a pochi chilometri da Pattada la mattina del 9 maggio, fece temere subito il peggio per le sorti del 28enne. Da allora più alcuna notizia, tanti appelli della famiglia Masala in tv, ipotesi, indagini e sospetti su quelle ore di terribile violenza che sconvolsero la Sardegna tenendo l'isola col fiato sospeso. 

L'iscrizione dei due giovani nel registro degli indagati per l'omicidio Monni diede agli inquirenti la possibilità di perquisire le loro auto e motociclette e le loro abitazioni, l'analisi dei tabulati telefonici sembra poi aver definito un quadro tutt'altro che favorevole per i due sospettati. Gli elementi raccolti grazie al meticoloso lavoro investigativo di questi mesi, finalmente, sembra aver dato l'input necessario perché le indagini trovino una risposta.

 

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