Selargius

Lutto nel mondo delle tradizioni popolari della Sardegna. L'ultimo viaggio di Mariano Atzeni, tra i suoni delle launeddas e l'affetto degli amici

Il suono delle launeddas si è stagliato sulle pareti della Chiesa di San Salvatore a Selargius, e nei cuori commossi dei presenti, che hanno voluto portare l'ultimo saluto a Mariano Atzeni, noto esponente dell'Associazione Culturale “Fedora Putzu” e cultore di un mondo alimentato dal desiderio di difendere e divulgare le tradizioni popolari della Sardegna.

Lutto nel mondo delle tradizioni popolari della Sardegna. L'ultimo viaggio di Mariano Atzeni, tra i suoni delle launeddas e l'affetto degli amici

Di: Redazione Sardegna Live


Il suono delle launeddas si è stagliato sulle pareti della Chiesa di San Salvatore a Selargius, e nei cuori commossi dei presenti, che hanno voluto portare l’ultimo saluto a Mariano Atzeni, noto esponente  dell’Associazione Culturale “Fedora Putzu” e cultore di un mondo alimentato dal desiderio di difendere e divulgare le tradizioni popolari della Sardegna.

Si è spento all’improvviso, venerdì scorso, dopo aver condiviso con i componenti del suo gruppo il piacere di una serata nella sede in cui si ritrovava a provare i balli da eseguire nelle piazze, a cantare e ridere, a tessere le trame di una passione coltivata da sempre.

Da quasi mezzo secolo militava nell’ambito della cultura popolare ed era stato l’ultimo presidente del primo gruppo nato a Selargius, denominato Gruppo Folk “San Lussorio”.

Nel 2008 ha fondato, insieme ad un gruppo di soci con anni di esperienza nel settore del folklore sardo, l’Associazione Culturale “Fedora Putzu”, diventandone il Presidente Onorario.

In pochi anni il sodalizio con impegno costante si è indirizzato alla riscoperta delle tradizioni più antiche e più autentiche della comunità selargina e del Campidano di Cagliari, accompagnato dal desiderio di approfondire i diversi campi della ricerca.

Lo scorso anno in occasione della Cavalcata Sarda di Sassari, la formazione aveva presentato un ballo eseguito soltanto dalle donne, così come riportava la cronaca di una sentenza a margine di una condanna avvenuta in seguito ad una rissa, a Selargius, nel 1822.

<<Quando capitava che ballassero sole donne era disdicevole che i giovani s’introducessero senza usare i dovuti modi, ad esempio chiedendo un preventivo permesso, come si deduce da disordini avvenuti a Selargius durante la Festa dell’Assunta del 15 agosto 1822>>.

Nel corso della serata, sul palco di Piazza d’Italia, il “Fedora Putzu” aveva proposto una danza che il Delessert aveva descritto dettagliatamente nel suo libro “Sei settimane nell’isola di Sardegna”, edito a Parigi nel 1850.

Un lavoro che ha investito anche il settore dell’abbigliamento tradizionale selargino, con l’ausilio di Ignazio Sanna, amico e sardo della compagine, del canto popolare, che ha portato all’organizzazione di Convegni e Rassegne.

Al funerale, che si è svolto questo pomeriggio, erano presenti tanti rappresentanti del mondo delle tradizioni popolari che si sono stretti intorno alla famiglia Atzeni, per rendere omaggio alla persona gentile e solare che amava stare tra la gente, la “sua” gente di Sardegna.

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