Blog e Articoli

Ciclismo. Giro d'Italia tra fascino e tormento

Ciclismo. Giro d'Italia tra fascino e tormento

Di: Redazione Sardegna Live


 

E’ rinato il ciclismo? Troppo presto per dirlo, ma l’entusiasmo della gente che ha seguito l’ultimo Giro d’Italia dà credito alle speranze. Certo, però, che per riavere il ciclismo di una volta bisognerà ancora attendere. Da lungo tempo, questo sport affascinante che ci ha regalato campioni leggendari, soffre, infatti, di un malessere che lo tormenta. È quello del doping. Di sicuro, anche se l’ottimismo è d’obbligo, i precedenti degli ultimi lustri pesano. Il Giro è appena finito e già si temono gli sviluppi degli ultimi controlli antidoping. Però, salvo svolte clamorose, i commentatori della corsa rosa di quest’anno parlano di una competizione pulita.

Per la ripresa, la stessa stampa non aiuta tanto quanto lo stesso ciclismo come tale meriterebbe. A parte i quotidiani sportivi, le altre testate ignorano, chi più chi meno, “le due ruote” che furono di Coppi e Bartali, martoriate da una crisi d’identità in cui il doping ha giocato un ruolo decisivo nell’incrinarne l’immagine. La foto-notizia della prima pagina dei giornali di ieri, ad esempio, Corriere della Sera e La Stampa in testa, ha riguardato l’esclusione di Giuseppe Rossi dai prossimi mondiali.

Sarà, quello del calciatore, anche un fatto da richiamare, ma il Giro d’Italia conclusosi il giorno prima? Niente di tutto ciò, il ciclismo, per ora, non paga. Per il pallone, invece, chi non va “in pallone”?  Praticamente tutti. Nel caso degli stessi giornali, il calcio è “fatturato”, dà fiato al bilancio e ben venga, dunque, anche per loro, la notizia di uno starnuto di un beniamino dei tifosi.

Intanto, però, chi ama il ciclismo ne fa una questione di cuore. Ecco perché la gente segue le gare. Così si spiega la partecipazione, l’entusiasmo e la passione di un grande pubblico anche a quest’ultimo Giro d’Italia. Poco importa che a vincere sia stato il colombiano Nairo Quintana. Le performances e il nobilissimo terzo posto della giovane promessa Fabio Aru hanno comunque scaldato i cuori della gente che ha seguito le corse, ai bordi delle strade o in TV.

Anche sardegnalive, la nostra emittente nata un anno fa, è stata vicina al Giro d’Italia in tutti i suoi sviluppi. A raccontarci gli eventi più significativi della corsa è stato il giovane, bravo e infaticabile cronista Pietro Laverna, al quale vanno i complimenti di tutti i suoi colleghi di redazione.    

 

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop