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Intervista esclusiva a Claudia Tronci: "Il ballo, la mia vita".

Ho conosciuto Claudia in teatro, come figurante dell'opera lirica Manon Lescaut. L'ho ritrovata poi a distanza di anni come conduttrice di una fortunata trasmissione televisiva sulla emittente sarda Videolina: “Di che danza 6”.

Intervista esclusiva a Claudia Tronci:

Di: Redazione Sardegna Live


 

DANZATRICE, ATTRICE, PRESENTATRICE, COREOGRAFA, AUTRICE TELEVISIVA:

INTERVISTA ESCLUSIVA A CLAUDIA TRONCI

IL BALLO, LA MIA VITA

CONDUTTRICE ED IDEATRICE SU VIDEOLINA DELLA FORTUNATA TRASMISSIONE

“DI CHE DANZA 6”

 

Ho conosciuto Claudia in teatro, come figurante dell’opera lirica Manon Lescaut. L’ho ritrovata poi a distanza di anni come conduttrice di una fortunata trasmissione televisiva sulla emittente sarda Videolina: “Di che danza 6”. L’ho voluta intervistare per poterla far conoscere ai lettori e sapere come è nata l’idea di creare una trasmissione sulla danza. Ci siamo così incontrate al Parco della Musica di Cagliari, il nuovo parco  antistante il Teatro Lirico (luogo dove lavoro da più di 30 anni). Da tempo sto promuovendo l’idea di poter intitolare questo  Parco al soprano cagliaritano Giusy Devinu, mia compagna di studi musicali, (famosissima nel mondo come Violetta verdiana), che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Grazie a Claudia, alla sua trasmissione ed ai suoi ospiti (il ballerino Roberto Magnabosco, e la maestra di danza Assunta Pittaluga che l’hanno conosciuta), mi aiuta a diffondere la figura di un grande soprano qual è stata  Giusy, ed a sollecitare così i nostri dirigenti Comunali  ad intitolarle il Parco.

Claudia, come nasce l’idea di una trasmissione tutta sulla danza?

Tempo fa, in occasione di uno stage cui partecipavano diverse insegnanti di danza da tutta Italia, è scaturita  l’idea di creare un format televisivo sui 15 giorni di lavoro, che andò  in onda sulla emittente sarda Videolina. Ebbe un buon successo e questo è bastato per farmi venire il desiderio di proporre una nuova trasmissione sulla danza ancora più intensa  aventi come protagoniste le  scuole di tutta la Sardegna

Dopo quanto tempo sei riuscita a realizzare questo tuo progetto?

Questo mio progetto ha avuto una “gravidanza” di ben tre anni. Poi finalmente è andato in porto ottenendo un buon successo al punto che è stato riconfermato, anno dopo anno, arrivando ora alla 4 edizione. Ogni edizione ha acquisito qualche cosa di nuovo pur permanendo la sana competizione fra scuole di danza  di ogni genere. La trasmissione infatti si chiama di che danza 6?

Tu sei una ballerina, ci racconti come è nata la tua passione per la danza classica?

La mia passione è esplosa guardando la bellissima trasmissione di Vittoria Ottolenghi “Maratona d’estate”. Mia madre mi vedeva molto attenta davanti alla TV e per  questo e mi ha incoraggiato a cominciare. E’ anche vero che avevo anche una certa predisposizione fisica che mi ha facilitato lo studio anche se non ero piccolissima. Infatti ho con i primi passi a 12 anni.

Nella tua famiglia, oltre a te, ci sono altri artisti?

Diciamo che l’arte è una grande passione familiare. I miei genitori da sempre sono appassionati di cultura medioevale e sono anche i promotori del gruppo Antica Turabolis, un gruppo creato per omaggiare Eleonora d’Arborea. Mia madre ha realizzato tanti abiti d’epoca ma in particolare del periodo medioevale. Ed è in occasioni di feste e sagre che noi figlie con i componenti del gruppo, li indossiamo .

Ma io so che tu hai anche interpretato il personaggio di Eleonora D’Arborea. Lo vuoi raccontare?

L’ho interpretata in una trasmissione di RAI 3,

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