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Dal giallo al rosso, dall’arancio, all’ocra, al bordeaux. Sono i meravigliosi colori della stagione del foliage che anche in Sardegna richiama ogni anno sempre più visitatori e turisti. I colori che cambiano nel fogliame degli alberi col progredire dell’autunno. Un fenomeno che ha reso celebri nel mondo alcuni scorci da cartolina del Canada e degli States, ma che oggi è sempre più apprezzato in Italia e nell’Isola.
Quali saranno i paesaggi più affascinanti da ammirare in Sardegna nelle prossime queste settimane? Ne abbiamo selezionato alcuni.
BADDE SALIGHES (BOLOTANA)
Una grande proprietà terriera di fine XIX secolo è divenuta nei decenni un'oasi di pace e presenta una straordinaria varietà di piante. Il parco si estende per quattro ettari tra i rilievi del Marghine e l’altopiano di Campeda. A realizzare l'opera fu l'ingegnere gallese Benjamin Piercy, approdato in Sardegna nel 1863 per progettare la rete ferroviaria realizzata dalla società italo-inglese ‘Compagnia per le ferrovie reali sarde’. Nella sua tenuta di Badde Salighes costruì la dimora di famiglia, Villa Piercy, una maestosa residenza in stile inglese. L’area è di inestimabile interesse botanico. Numerose le piante spontanee, come tassi, agrifogli e aceri minori, altre importate da Piercy: abeti, calocedri e cedri. Il parco raccoglie all’incirca un terzo delle specie botaniche presenti in Sardegna e alcune di queste sono esemplari rarissimi, unici o quasi. Non distante da Villa Piercy è possibile ammirare la cascata di Mularza Noa, particolarmente impetuosa in periodo di pioggia.
PARCO AYMERICH (LACONI)
Nella regione storica del Sarcidano sorge uno dei parchi più belli dell'intera Sardegna. È il parco Aymerich di Laconi, un’oasi di 22 ettari appartenuta sino al 1990 a una famiglia di marchesi e pensata da don Ignazio Aymerich Ripoll, appassionato di botanica, che importò piante rare nel territorio a partire da metà XIX secolo. Lungo i viali della riserva si possono ammirare rigogliosi lecci, querce, olivi e carrubi, intervallati da cavità naturali, ruscelli, cascatelle e laghetti. Tante le varietà di orchidee che colorano il parco insieme a numerose piante esotiche. L’acqua è l’elemento che scorre e dona vita a un vero e proprio ecosistema di straordinaria bellezza. Particolarmente affascinante è la "Cascata maggiore", una delle tante attrazioni del parco. Una menzione meritano anche le rovine di un castello medioevale, costruito nel XIII secolo per controllare i confini tra giudicati d’Arborea e di Cagliari. L’edificio è rettangolare e su due piani, preceduto da un ingresso ad arco e attraversato da un passaggio voltato a botte che conduceva a un’ampia corte. Porte e finestre sono decorate con eleganti cornici gotico-catalane.
BARBAGIA DI BELVÌ E MANDROLISAI
Da Belvì ad Aritzo, da Desulo a Tonara, a Meana Sardo. Con l’arrivo dell’autunno, il cuore dell’Isola muta forma, colori e sfumature attirando fotografi e visitatori da ogni dove, complice il celebre circuito culturale ed enogastronomico della manifestazione Autunno in Barbagia. Il foliage barbaricino è imperdibile per chi ama osservare e immortalare questo fenomeno e sono tante le località che meritano una tappa: dalla foresta di Alase ad Aritzo al parco di Ortuabis a Meana. Tra settembre e novembre, visitare le mulattiere e i sentieri fra boschi di castagni, noci e noccioli popolati da una fauna variegata e sorprendente è un’esperienza unica. La Barbagia-Mandrolisai ospita il 90% dei castagneti sardi, alcuni dei quali plurisecolari. Il momento della raccolta delle castagne, in autunno inoltrato, diviene una festa comunitaria dove ci si riunisce fra amici per raccogliere i gustosi frutti che rappresentano anche una preziosa risorsa per il comparto agroalimentare del territorio.
FORESTA DI FIORENTINI (BULTEI)
È una delle più antiche foreste demaniali della Sardegna, custodisce monumenti e siti archeologici e ospita alcuni degli alberi più alti dell’Isola. La foresta si estende al confine fra Goceano e Monteacuto su un altopiano granitico, arrivando a coprire un’area di quasi 1600 ettari. Un susseguirsi di lecci, querce da sughero, roverelle, agrifogli e tassi. In località “Su Tassu”, suggestivi esemplari di pino nero laricio si stagliano verso il cielo sino a oltre trenta metri d’altezza. In località sa Fraigada, la pittoresca chiesetta dedicata ai santi Francesco e Chiara è attorniata da un boschetto di castagni e circondata da fresche sorgenti e spazi dotati di tavoli e barbecue. Nel cuore della foresta sorge la tomba dei giganti “Sa Presone” e resti di numerosi nuraghi. I sentieri per esplorare Fiorentini regalano uno spettacolo diverso a seconda del periodo dell’anno: un’esplosione di colori in primavera, in estate i fitti boschi e le fonti offrono un fresco ristoro, in autunno un meraviglioso foliage giallo e rosso, durante l’inverno il paesaggio incantato grazie alla candida neve che cade copiosa.
LE STRADE DEL VINO
Castagni e noccioli, certo, ma la Sardegna ha anche un’importante tradizione vitivinicola che ha disegnato in maniera indelebile il paesaggio rurale di ampie aree dell’Isola da nord a sud. Le colline di Atzara, nel Mandrolisai, regalano uno dei più meritevoli spettacoli autunnali con le foglie di vite che assumono tonalità calde dipingendo uno scenario che, non a caso, affascina da sempre i numerosi pittori e artisti che hanno fatto tappa nel territorio. Scenario simile nei paesi del cannonau, alle pendici del Gennargentu, e della Gallura (patria del vermentino). Tra un percorso e l’altro sarà possibile assaggiare le pietanze del territorio accompagnate da ottimo vino nei numerosi agriturismi immersi in un tripudio di colori e profumi dell’autunno in Sardegna.