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Il mese nero della Torres è culminato ieri nella prima sconfitta casalinga della stagione. Il Sestri Levante ha messo il muso avanti sul finale di primo tempo, e i sassaresi non hanno trovato le energie per riprendere in mano la partita. Una brutta prestazione, oggettivamente, che però non deve lasciar spazio ad inutili allarmismi. Il calo di prestazioni, dall’inizio del nuovo anno, è abbastanza evidente, ma anche prevedibile in virtù di una stagione finora dispendiosa e frenetica, nella quale i rossoblù hanno portato avanti una cavalcata che li ha visti protagonisti per lunghi tratti.
Adesso è arrivato, prorompente, il periodo di flessione, fisiologico per un gruppo che ai nastri di partenza aveva ben altre aspirazioni. La gara coi sestresi ha assunto nella ripresa tratti nevrotici e confusionari, segno di una squadra che (fortunatamente) non accetta di piegarsi a un destino avverso, ma che per farlo deve anche ritrovare un certo equilibrio fisico e mentale. La stagione fino ad oggi è stata straordinaria, il dualismo col Cesena ha infiammato una competizione che, senza l’inattesa continuità dei torresini, già dopo poche settimane avrebbe sentenziato sul primo gradino del podio.
Adesso i bianconeri sono in fuga, belli, sfrontati ed inarrestabili. Poco male: la Torres ha di che sorridere dando uno sguardo alla classifica, col secondo posto ancora ben saldo. Per questo, da oggi, sarà fondamentale concentrare le energie positive sul gruppo e sul campo. Qualche giocatore è parso un po’ scarico nelle ultime uscite, chissà che Alfonso Greco non stia pensando ad adottare qualche cambio, per far tirare il fiato ai suoi fedelissimi, magari a partire dal modulo. L’approccio tattico dei rossoblù è stato fino a qualche settimana fa l’arma in più, grazie a uno stile di gioco votato al dominio del gioco e al possesso del pallone. Il calo fisico, però, potrebbe richiamare alla necessità di un momentaneo cambiamento.
Se agli aspetti tecnici e tattici dovrà pensare il mister, a quelli mentali, oltre al tecnico romano dovranno prestare attenzione i giocatori. Ma non soltanto: servirà un ambiente sereno ed equilibrato, attorno al gruppo, per far sì che chi scende in campo lo faccia con la consapevolezza del grande percorso intrapreso, ma anche con l’ambizione di non mollare la presa proprio adesso, nella fase più calda della stagione, per coronare un cammino che ad oggi non può che lasciare piacevolmente sorpresi e che, col giusto spirito, può regalare ancora tante soddisfazioni.