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A cominciare dall'ex presidente Andrea Agnelli inibito per 24 mesi - che contestano le decisioni della Corte d'appello. La Figc non sarà coinvolta nel procedimento: la federcalcio infatti non si è costituita. 'Contro' la Juve il Procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer.
La decisione del Collegio potrebbe arrivare in serata o slittare a domani. Le opzioni sono 3. Il Collegio potrebbe respingere il ricorso della Juventus confermando di fatto la penalizzazione di 15 punti. Se la sentenza venisse ritenuta priva di legittimità, per vizi formali o procedurali, il Collegio potrebbe annullare la penalizzazione chiudendo l'iter. La terza opzione prevede l'annullamento della sentenza con rinvio del fascicolo alla Corte d'appello federale che potrebbe arrivare ad un nuovo verdetto, eventualmente con motivazioni modificate. In attesa della nuova sentenza, la Juventus riavrebbe i 15 punti.
Nel mirino in particolare gli accordi con i calciatori per gli emolumenti da versare durante l'emergenza covid scattata all'inizio del 2020. La vicenda riguarda le stagioni 2019-2020 e 2020-2021. Il procuratore federale Giuseppe Chinè contesta al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni.
Anche il secondo procedimento nasce dall'inchiesta Prisma della procura di Torino sui bilanci della Vecchia Signora. Sotto i riflettori anche gli accordi tra il club e alcuni agenti e le cosiddette partnerhip tra la Juve e altre società per operazioni di mercato. La posizione di Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari sarà esaminata dalla procura Figc dopo le indagini in corso nelle varie città.