E’ il Ranieri day oggi a Cagliari. Dopo il trionfale arrivo del nuovo mister rossoblù questa mattina all’aeroporto di Elmas, il tecnico romano si è presentato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: 

Sulle sensazioni: “Sono felice ed entusiasta di tornare su questa panchina. Ho dentro delle emozioni indelebili per il mio precedente viaggio qui in Sardegna. Cagliari ho sempre detto che mi ha fatto diventare grande ed è qui che ho capito che potevo fare qualcosa in questo mondo. Dentro di me ho sempre portato questa squadra ovunque sono andato, sia nei bei momenti, sia in quelli meno belli. Ed è lì che mi aggrappavo, a quel ricordo di quella straordinaria cavalcata dalla Serie C alla Serie A. Per tornare qui ho messo da parte quelle voci dentro di me che mi dicevano che tornando qui avrei potuto sporcare quel bellissimo ricordo. Ho messo davanti il Cagliari e ho deciso di tornare a dare una mano. Col figlio di Riva ho sempre parlato di questa mia paura e lui mi ha detto che anche il padre Gigi, da presidente onorario del Cagliari, non ha mai sporcato quel ricordo nel tempo e da lì ho deciso di tornare. Ora tutto questo entusiasmo che c’è in giro devo tramutarlo in fatti e in punti. Ora inizia il difficile perché c’è da risollevare una situazione complicata. Ho entusiasmo e voglia, non vedo l’ora di risentire il pubblico che ci aiuta e che ci sostiene. L’entusiasmo lo devo dare io, i miei giocatori e anche i tifosi a cui dico di starci vicino, anche nelle difficoltà. Quando si affronta il Cagliari in B e in C tutti lo vogliono battere, quindi stateci vicino perché giocheremo ogni volta per vincere, voglio una squadra che senta l’appartenenza di un’isola, che sentano di essere sardi anche se non lo sono”. 

Sulle criticità di questo Cagliari: “Ogni giocatore rende in maniera diversa in base all’allenatore che ha davanti. Prima anche solo di parlare di mercato devo capire chi ho di fronte e capire chi vuole stare qui. Chi non se la sente sono io il primo ad accompagnarlo fuori. E’ prematuro parlare di mercato e non dobbiamo sbagliare i colpi sul mercato. Nainggolan? Ho letto, lui vuole tornare, l’agente spinge, ma per ora non c’è nulla”. 

Sugli obiettivi del Cagliari: “Per carattere voglio tutto e subito, è la mia forza, ma partendo con questo handicap cercheremo di fare del nostro meglio, altro non posso promettere. Lavoro, lavoro e lavoro, questo posso prometterlo, abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo portarla avanti. Ho un contratto lungo e voglio lavorare fin da subito per tracciare una linea, cercheremo fin da subito di portare i giocatori giusti per noi”. 

Sul Cagliari attuale: “Visto da fuori mi è sembrato un Cagliari che non si è ambientato bene alla categoria, diversa dalla Serie A anche come impostazione della partita. In B il Cagliari è la squadra da battere. Ora voglio capire se questi ragazzi hanno capito che si trovano in B. Il Crotone recentemente ha fatto una doppia discesa dalla A alla C probabilmente proprio per questo motivo qui. Il mio sforzo sarà far capire a tutti che stiamo in Serie B. Dovremo lottare su ogni singolo centimetro”. 

Sul modulo: “Non ho nessun modulo di riferimento perché ho fatto tutti i moduli in carriera. Il riferimento sono i giocatori, abbiamo due grandi attaccanti e li vorrei tenere, se loro due vanno d’accordo e si aiutano, allora tutto sarà più facile. Due attaccanti così in Serie B ce li hanno in pochi. Non mi sono mai fissato su un modulo e anzi spesso bisogna cambiare anche a gara in corso”. 

Sulla Serie B attuale: “La classifica è veritiera, sempre. Ci sono due squadre in fuga davanti, è logico che, anche se sono lontane, io come allenatore del Cagliari ho l’obiettivo di andare a riprenderle, magari non ci riusciamo, ma dobbiamo almeno provarci. Dobbiamo dare il massimo in ogni allenamento, perché è l’allenamento che ti fa vincere le partite, e poi si vedrà...”. 
Su chi porterebbe dietro del Cagliari del passato: “Senza dubbio Matteoli...”. 
Sul motto del nuovo Cagliari: “Ogni singolo centimetro, come ho detto prima, mi pare un buon punto di partenza, non ho nulla di preparato, non so fingere”. 
Sui giovani del Cagliari: “Ci sarà un mix, anche dei giocatori che arriveranno, chi mi dimostra di poter giocare lo farà al di là dell’età. Non guardo in faccia a nessuno”. 

Sulla paura di non tornare più: “Dissi “io ritornerò” quando andai via da qui 30 anni fa. Dentro di me l’ho sempre sentito, però più passava il tempo e più mi dicevo “ma chi me lo fa fare”, sempre per quel discorso di poter sporcare questo ricordo. Poi ho messo da parte tutto questo e ora sono qui”. 

Sul rapporto con la stampa: “Sto pensando ad aprire qualche allenamento alla stampa e ai tifosi, ne parlerò con la società, sto anche pensando il giovedì di andare a fare qualche partita amichevole in giro per la Sardegna, magari qui vicino, se è possibile lo faremo”.