Il Cagliari perde ancora ed è la quarta sconfitta consecutiva. Contro il Genoa alla Sardegna Arena finisce 3-2 per i rossoblu liguri. Un primo tempo da horror consente al Genoa di mettere dalla propria parte il match, con un 2-0 firmato Galabinov-Taarabt. Poi, nella ripresa, il Cagliari prova a reagire col gol del momentaneo 1-2 di Pavoletti, al primo gol in rossoblu, ma è Rigoni a spegnere le speranze dei ragazzi di Rastelli col gol dell’1-3. A nulla serve il rigore di Joao Pedro che fissa il risultato sul 2-3. E ora, la posizione del tecnico del Cagliari si fa davvero pericolante.

LA CRONACA

Mister Rastelli sorprende ancora una volta tutti schierando Padoin come terzino sinistro, con l’esordio di Van der Wiel dall’altra parte e la coppia Romagna-Pisacane in mezzo. Farias accanto a Pavoletti in attacco con Joao Pedro alle spalle. Juric risponde con la coppia Taarabt-Galabinov davanti. Ed è proprio questa strana coppia marocchino-bulgara che mette in crisi la difesa del Cagliari per tutto il primo tempo. Dai loro duetti nascono le due reti genoane: assist dell’ex Milan per l’ex Novara e gol dell’1-0 all’8’ e parti ribaltate al 35’ quando è proprio Taarabt a siglare il 2-0 per la squadra di Juric. Il Cagliari è completamente assente e in bambola per tutta la prima frazione. Tantissimi fischi al termine del primo tempo per i rossoblu sardi.

Nell’intervallo mister Rastelli lascia negli spogliatoi lo spaesato van der Wiel, sostituendolo con Faragò. E la mossa si rivela subito vincente visto che è proprio l’ex Novara a mettere la palla dentro per il gol di Pavoletti dopo 3’. Il match è completamente diverso rispetto al primo tempo visto che il Cagliari sfiora due minuti dopo il pareggio con un bel tiro di Joao Pedro. Al 10’ è ancora il brasiliano ad impegnare Perin con un bel sinistro da fuori. Al 17’ Galabinov sciupa il gol del 3-1, il suo tiro davanti a Cragno è respinto dal portiere dei sardi. Ancora Genoa pericoloso al 23’, quando una discesa di Laxalt si chiude con un tiro pericoloso dello stesso uruguaiano.

Al 30’ però Rigoni, con un tocco fortuito, batte Rafael, nel frattempo subentrato all’infortunato Cragno, per il gol del 3-1. Quattro minuti dopo, però, Joao Pedro trasforma un rigore per un fallo di mano di Miguel Veloso, penalty concesso dall’arbitro Massa dopo aver consultato il VAR: 2-3. Parte quindi l’assalto del Cagliari, ma è il Genoa ad andare vicino al gol a due minuti dalla fine con una tripla occasione dove è bravissimo Rafael. Al 46’ Farias conclude da buona posizione, ma Perin è bravissimo a parare centralmente. Dopo 4’ di recupero finisce il match: CAGLIARI-GENOA 2-3

 

TABELLINO

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno (19’ st Rafael); van der Wiel (1’st Faragò), Romagna, Pisacane, Padoin; Ionita (31’ st Sau), Cigarini, Barella; Joao Pedro; Farias, Pavoletti. A disp.: Crosta, Andreolli, Capuano, Ceppitelli, Miangue, Deiola, Dessena, Giannetti. Allenatore: Massimo Rastelli

GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Veloso, Bertolacci (45’ st Brlek), Rigoni (40’ st Omeonga), Laxalt; Taarabt (30’ st Ricci), Galabinov. A disp.: Lamanna, Gentiletti, Lapadula, Biraschi, Palladino, Migliore, Pandev, Lazovic, Pellegri. Allenatore: Ivan Juric

ARBITRO: Davide Massa di Imperia

MARCATORI: 8’ pt Galabinov (G); 35’ pt Taarabt (G); 3’ st Pavoletti (C); 30’ st Rigoni (G); 34’ st Joao Pedro (C)

AMMONITI: Barella e Pavoletti (C)

 

PAGELLE

Cragno 6,5: E’ il migliore del Cagliari. Subisce due gol, ma ne evita almeno il doppio, uno anche su Galabinov poco prima di uscire per infortunio a metà ripresa.

(19’ st Rafael) 6: Evita che il Genoa possa prendere il largo nella ripresa, ma non basta per portare a casa punti.

van der Wiel 4: Un pesce fuor d’acqua. L’esordio del tanto atteso giocatore ex Psg è un incubo. Sempre fuori posizione, il Genoa sfonda sempre dalla sua parte. E la spinta è pari a zero. Rastelli lo lascia negli spogliatoi nell’intervello.

(1’st Faragò) 6,5: E’ la sua miglior prestazione da quando veste la maglia del Cagliari. Entra a inizio ripresa e subito piazza l’assist per il gol di Pavoletti. Dimostra poi con alcune altre discese interessanti di cominciare a capire il ruolo di terzino destro.

Romagna 5,5: Nel primo tempo naufraga come tutti, e inevitabilmente il voto è negativo. Però nel complesso fa vedere anche buone cose, segno che può prendersi il posto da titolare.

Pisacane 6: Sempre l’ultimo ad arrendersi. Prova anche in zona offensiva. Ci mette il cuore e anche nel primo tempo sembra l’unico a crederci.

Padoin 5: Schierato nell’ennesimo ruolo inedito stagionale, terzino sinistro, fa quel che può mettendoci tutta la sua esperienza, ma non basta.

Ionita 4,5: E’ un giocatore irriconoscibile rispetto a quello ammirato nell’ultima parte della scorsa stagione. Perde palloni in maniera banale e davanti no è mai pericoloso.

(31’ st Sau) 5,5: Partecipa all’assalto finale senza costrutto.

Cigarini 4: Ennesima prestazione negativa per l’ex Sampdoria che, ormai, si può dire, è stato un acquisto sbagliato. Anonimo.

Barella 4,5: Nervoso, ammonito, spesso autore di battibecchi con gli avversari. Rischia peraltro il secondo giallo. Deve tornare in sé dopo la sbornia della Nazionale.

Joao Pedro 6: Il rigore della speranza lo sigla e nella ripresa è uno di quelli che ci prova di più. Ma il primo tempo è da horror, così come tutto il resto della squadra sarda.

Farias 5: Prova nel complesso negativa. E’ vero che prova qualche spunto, ma non è il vero Farias. Confusionario e approssimativo, è in una di quelle giornate dove risulta l’uomo in meno piuttosto che l’uomo in più.

Pavoletti 6,5: Sicuramente il migliore dei rossoblu. Si sbatte contro tutta la difesa del Genoa, anche nel primo tempo quando non riceve un pallone che uno. Poi, a inizio ripresa, trova finalmente il gol dopo un anno, il suo primo col Cagliari, ridando speranza alla sua squadra.

All.: Rastelli 4: Quarta sconfitta consecutiva. Una squadra nel primo tempo spenta, in balia dell’avversario, incapace di reagire. La reazione c’è stata solo nella ripresa, ma è stata parziale e non è servita ad evitare il sesto ko in 8 giornate. La sua panchina traballa più che mai.