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Il Cagliari esce con le ossa rotte dalla trasferta di Como, una sfida che ha evidenziato il profondo divario fra le due compagini, ben oltre il risultato finale. Partita che, paradossalmente, si era incanalata nei giusti binari, grazie al fortunoso gol di Adopo. Ma i lariani, grazie all’imponente mole di gioco prodotta, hanno travolto con qualità e freschezza i rossoblù, ottenendo il sesto successo consecutivo (record per una neo promossa). Non che contro una delle squadre più in forma del campionato non si potesse incappare in una sconfitta, ma a preoccupare è stato l’atteggiamento arrendevole e la scarsa capacità di tenere il campo.
L’obiettivo è quasi raggiunto da un paio di giornate, ma va detto che il percorso dei rossoblù è stato agevolato da una classifica che là sotto fatica a smuoversi. Indicativo il fatto che, nonostante la sconfitta, la squadra di Nicola abbia tenuto invariata la propria posizione. A due giornate dal termine il Cagliari conta 5 punti di vantaggio sull’Empoli terzultimo, basterebbe pertanto un pareggio dei toscani nelle prossime 2 gare per garantire la salvezza ai sardi.
Eppure c’è da preoccuparsi, per vari motivi: il primo è la scarsa determinazione nel voler condurre la nave in porto. Sono infatti quattro le sconfitte nelle ultime cinque gare, particolarmente dolorosa quella casalinga con l’Udinese; il secondo la qualità infima mostrata quest’anno, con un atteggiamento eccessivamente difensivista e rinunciatario, anche se tanto basterà, probabilmente, per raggiungere l'obiettivo; il terzo la scarsa valorizzazione di alcuni elementi, su tutti Prati, uno dei talenti più apprezzati nel panorama nazionale, stabilmente nel giro delle selezioni azzurre giovanili.
La sensazione è che se il livello nei bassifondi dovesse alzarsi, al Cagliari non basterebbero più l’esperienza dei singoli e la tendenza a “sporcare” la partita per portare a casa il risultato. In estate andranno fatte delle valutazioni, anche sul mercato: alzare la qualità o proseguire sulla linea di un gruppo battagliero ma spesso inadeguato al livello delle avversarie? Da tali riflessioni scaturirà il Cagliari del futuro, disposto a vivacchiare oppure determinato a trovare strade alternative per alimentare un ciclo virtuoso e produttivo.