PHOTO
Il Bologna disputa un buon primo tempo e si porta in vantaggio con un gran tiro di Orsolini. In avvio di ripresa il 2-0 dei felsinei con un bel sinistro di Odgaard. Il Cagliari prova a reagire ma non si rende mai davvero pericoloso. Dopo un periodo molto positivo con sette punti raccolti in tre partite, le due sconfitte contro Udinese e Bologna lasciano il Cagliari a nove punti, con un margine risicato sulla zona rossa della classifica.
LA CRONACA
PALOMINO E PRATI IN CAMPO – Nicola perde Makoumbou, squalificato dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione di Udine. Davanti a Scuffet il tecnico rossoblù schiera una linea a quattro formata da Zappa, Palomino, Luperto e Obert. In mediana Prati e Marin. In avanti, Piccoli è supportato da Zortea, Viola e Gaetano.
Mister Italiano recupera Lucumì e lo schiera in coppia con Beukema al centro della difesa, mentre gli esterni bassi davanti a Skorupski sono De Silvestri e Miranda. A centrocampo torna Moro accanto a Freuler. Sulla trequarti Orsolini, Odgaard e Ndoye giocano alle spalle di Castro.
Prima della partita viene presentato all’Unipol Domus il progetto sociale “Un calcio alle frodi”, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini in materia di crimini informatici. Sono poco meno di sedicimila gli spettatori sugli spalti dello stadio cagliaritano.
BOLOGNA AVANTI
Cagliari subito arrembante e pericoloso al 4’, quando un traversone dalla sinistra di Piccoli, grazie alla deviazione di Lukumì e alla successiva ribattuta di Skorupski, rimane pericolosamente in area senza che nessuno possa calciarlo verso la porta. Altro squillo del Cagliari al minuto 14, ma il tiro di Gaetano sugli sviluppi di un calcio di punizione termina alto. Il Bologna risponde pochi secondi dopo ma la conclusione di Miranda viene deviata in corner da Obert. Al 17’ è ancora Bologna con Orsolini che servito da Castro gira verso la porta costringendo Scuffet alla deviazione in calcio d’angolo. Dopo un buon avvio dei sardi, i felsinei sono sicuramente più vivi e fanno un gran possesso palla. Nella parte centrale del primo tempo le due squadre non si rendono pericolose. Al 31’ Orsolini spreca una chance clamorosa calciando in curva Nord a tu per tu con Scuffet un pallone servito da Ndoye. Al 35’ emiliani avanti: servizio di Ndoye verso la destra, velo di Castro e Orsolini fa partire un gran tiro verso la porta che Scuffet tocca ma non neutralizza. Passano circa quattro minuti e arriva la reazione del Cagliari: grande azione personale di Piccoli che si infila in area e calcia verso l’angolino basso alla sinistra di Skorupski, il portiere degli emiliani è però attento e devia in corner. Al 43’ tentativo di Viola, ma la conclusione di sinistro si perde ampiamente a lato. Le due squadre vanno al riposo dopo un minuto di recupero.
BIS BOLOGNA
Al rientro dagli spogliatoi subito botta e risposta: conclusione alta di Piccoli e rasoterra di Ndoye che Scuffet blocca in presa bassa. Al 51’ arriva il raddoppio del Bologna con Odgaard che servito da Lucumì lascia partire dalla distanza un gran sinistro che non lascia scampo a Scuffet. Il Cagliari prova a scuotersi al 58’ ma i tentativi in rapida successione di Gaetano, Marin e Piccoli trovano Skorupski sempre pronto a intervenire. Mister Nicola al 59’ cambia: fuori Prati, Zortea e Viola, dentro Adopo, Felici e Lapadula. Il Cagliari ha un atteggiamento più positivo e propositivo, ma non si rende pericoloso in zona-gol, così Nicola al 73’ si gioca gli ultimi due cambi inserendo Augello e Luvumbo al posto di Obert e Gaetano. Si gioca di più nella metà campo del Bologna e Italiano corre ai ripari: all’81 fuori De Silvestri e Moro, dentro Posch e Fabbian. Il match perde d’intensità e all’87’ il tecnico degli emiliani cambia ancora: in campo Holm e Dallinga, richiamati in panca Ndoye e Castro. Nei tre minuti di recupero si attende l’assalto cagliaritano che non arriva: il blitz del Bologna è servito.
VISTA LAZIO
Altra brutta prestazione e altro stop per il Cagliari. È necessario voltare pagina: nel prossimo turno (lunedì ore 20.45) i sardi andranno a far visita alla Lazio di Baroni all’Olimpico di Roma.