Gruppo Folk "Tradizioni Popolari" | Villanova Monteleone


STORIA DELL'ASSOCIAZIONE

Il Gruppo Folk “Tradizioni Popolari” di Villanova Monteleone nasce nel 1950 ad opera di alcuni appassionati di balli sardi del paese, tra cui ricordiamo il suonatore storico tziu Barore Lai.

I costumi di Villanova erano presenti alla prima edizione storica della Cavalcata Sarda, nel 1899, in occasione della visita nella città di Sassari dei reali Umberto I e Margherita di Savoia. Da allora sono ospiti fissi della manifestazione.

Negli anni il gruppo ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali, oltre che alle più importanti rassegne regionali tra cui la Sagra del Redentore di Nuoro, Sant’Efisio a Cagliari, il Matrimonio Mauritano a Santadi e la Festa di Sant’Antioco Martire patrono della Sardegna.


ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

Nella tradizione di Villanova la donna indossa un velo in tulle ricamato a mano, a coprire il capo (“su muncaloru”). La camicia bianca è ricamata con maniche sporgenti da un giacchino (“su corittu”) in panno di colore rosso, con maniche aperte nell’avambraccio e chiuso nei polsi da dieci bottoni per fila. Il bustino in broccato, ricamato e arricchito con trine di colore nero, si intreccia sul davanti con nastro di colore rosso.

La gonna (“sa munnedda”) è in panno rosso plissettata a mano con balza decorata con trine che richiamano le decorazioni del bustino e il grembiule (“sa falda”) è in tulle bianco, realizzato con lo stesso ricamo del velo. Il costume femminile è arricchito non solo dai bottoni d’argento, ma anche da collane di corallo rosso.


ABBIGLIAMENTO MASCHILE

L’abito tradizionale maschile è composto da una camicia bianca di cotone indossata sotto un gilet smanicato di panno rosso nella parte anteriore e nero nella parte posteriore (“su cossu”).

Un paio di calzoni di cotone bianco sono rimboccati nelle ghette nere (“sas ghettas”) si indossano sotto un gonnellino nero plissettato (“sas ragas”).


CURIOSITA'

Fra mare e montagna, posizionato su un vasto altopiano proteso verso oriente, Villanova Monteleone è un centro di circa 2.300 abitanti, noto per il suo pregio paesaggistico, naturalistico e archeologico e per la rete di sentieri ed ippovie.

Villanova Monteleone mantiene ancora vive le attività tradizionali e artigianali, soprattutto quella tessile con tappeti, coperte, arazzi e tendaggi realizzati esclusivamente in fibre naturali e su telai guidati a mano molto apprezzati anche fuori dalla Sardegna. Villanova è il maggior centro di allevamento regionale di cavalli anglo-arabo–sardi con alcuni soggetti che hanno raggiunto i vertici delle classifiche nazionali degli sport equestri (salto ostacoli e gare di fondo).

Il suo territorio, di origine vulcanica, con un'estensione di oltre 200 kmq, raggiunge la massima altezza di 718 m nella punta detta "Pedra Ettori" dalla quale nasce il fiume Temo che attraversa tutto il Villanova andando a sfociare nel mare della cittadina di Bosa.

La costa, ricca di macchia mediterranea, ha una lunghezza di circa 14 km a partire a nord, al confine con il territorio di Alghero, dalla spiaggia di Poglina conosciuta anche con il nome della località in cui è sita, ovvero “La Speranza”, fino ad arrivare a sud, al confine con il territorio di Bosa, alla spiaggia di “Sa Murena”.

Merita una visita l’oasi naturalistica di Monte Minerva (644 m s.l.m.) con il Palazzo Minerva, un complesso di edifici di archeologia industriale dei primi decenni del XX secolo.

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