Gruppo Folk "Tiscali" | Dorgali
STORIA DELL'ASSOCIAZIONE
Il Gruppo Fok “Tiscali“ di Dorgali nasce nel gennaio del 2001 ed è composta da quaranta soci, con un’età che varia dai 15 ai 60 anni. Tutti sono accomunati dall’amore per la cultura, la lingua e le tradizioni della nostra terra. Nonostante la giovane età anagrafica dell’associazione, parte dei soci ha già militato per lunghi anni in un altro gruppo folcloristico e dispone quindi di una valida esperienza in questo campo.
Il direttore artistico Tonino Spanu vanta una lunghissima esperienza nel campo della ricerca e della valorizzazione della cultura e delle Tradizioni Popolari della Sardegna in generale e di Dorgali in particolare e nel 2018 ha festeggiato i 50 anni di attività.
L‘associazione vuole prima di tutto essere un centro di cultura orientato alla ricerca storica seria e al rispetto delle peculiarità che caratterizzano tutta la tradizione dorgalese, non ultima la completezza e l’eleganza del costume indossato nelle sue varianti, unito alla sobrietà,alla compostezza e allo stile nell’esecuzione dei balli.
I balli di Dorgali sono quattro: ballu e tres passos, ballu e ischina, ballu torrau, ballu e ischina anticu. Tutto questo bagaglio di cultura e di esperienza viene messo a disposizione dei giovani che entrano a far parte dell‘associazione.
Dal 2002 opera una scuola di ballo per bambini con un’età che varia dagli otto ai dodici anni. Dal mese di ottobre 2003 è stato attivato un corso di ballo per adulti esterni all’associazione. Il gruppo ha partecipato alle più importanti manifestazioni folcloristiche regionali e internazionali e nel 2003 organizza il 1° Festival Internazionale del Folklore, diventa membro del C.I.O.F.F. Italia e porta avanti questo evento fino al 2017.
ABBIGLIAMENTO FEMMINILE
L’abbigliamento femminile si compone di:
- Camisa: camicia di cotone bianca con un leggero velo di azzurrina, impreziosita al collo, al petto e ai polsi con finissimi ricami con motivi floreali o motivi geometrici. Sul petto porta una fine plissettatura.
- Zippone de broccadu: corpetto di panno rosso all’interno, con all’esterno inserzioni di broccati nelle tonalità di color rosso, bianco, rosa. Dalle aperture sotto le ascelle e agli avambracci fuoriescono sbuffi di camicia. Sugli avambracci presenta una serie di asole a cui si applicava sa butonera, una serie di bottoni d’argento. Ai polsi viene fermato da un bottone d’oro e da un fiocco.
- Tunica: gonna di orbace nera finemente plissettata. All’estremità inferiore porta una fascia di seta ricamata alta da 15 a 20 centimetri.
- Zimusa: fascia di stoffa ricamata alta che viene avvolta in vita e serve a coprire l’attaccatura della gonna sulla camicia.
- Cosso: reggiseno di broccato che viene portato esternamente sulla camicia e che oltre alla sua naturale funzione, serve a tenere in ordine la plissettatura della camicia stessa.
- Antalena: grembiule di seta nera, ricamato da un prezioso pizzo.
- Pannuzzu de seda: scialle di seta pura damascata con lunghe frangie, nelle tonalità dei colori viola, verde, blu, nocciola, rosa antico.
Lo scialle poggia sul capo sulla tipica acconciatura dorgalese: sos cuccos. Sulla nuca vengono formate due trecce che legate fra di loro e fasciate da un fazzoletto di lana colorata, formano un piccolo cuscino con due protuberanze laterali che faranno nascere sullo scialle la forma di un trapezio, stilizzando e rendendo ancora più elegante e slanciata la figura femminile.
Il vestito da vedova, Bistire de gattia, era composto da:
- Camicia bianca come le altre varianti
- Zipponenero di orbace con sovrapposizione di velluto con le maniche, dallo spacco sugli avambracci fuoriesce uno sbuffo di camicia. Ai polsi viene fermato da due bottoni di argento brunito.
- Arvatzi: gonna di orbace nera con balza di seta sempre nera alta circa 30 centimetri.
Gli unici gioielli che la vedova può portare sono i bottoni d’oro alle asole del petto della camicia e la collana di onice nera.
- Scialle: sul capo porta sempre uno scialle nero con le frange.
ABBIGLIAMENTO MASCHILE
L’abbigliamento maschile è composto da:
- camicia e calzonidi tela bianca di cotone. La camicia è ricamata sul collo ed è tenuta chiusa da due bottoni in filigrana d’oro.
- imbustu: corpetto di panno rosso con giustacuore di velluto nero a fiori.
- zippone: corpetto a bolero di orbace nero, molto attillato con inserti di velluto nero. Dallo spacco delle maniche fuoriesce uno sbuffo di camicia bianco.
- fraca: braghe di orbace plissettata tenuta in vita da due cinture di pelle lavorata.
- carzas: uose di orbace nere legate sotto le ginocchia da cui fuoriesce il calzone bianco.
- bervechina: giacca priva di maniche, di pelliccia nera di agnello o astrakan.
- berritta: classico copricapo sardo di panno nero.
Gruppo Folk "Tiscali" | Dorgali
Il costume femminile dorgalese è molto ricco di gioielli, frutto dell’oreficieria tradizionale molto fiorente nel nostro paese:
- Zoiga: pendente in lamine e filigrana che viene legato al collo con un nastro di broccato.
- Loricas: orecchini nelle varianti rodeddas, caliches, prudone
- Ispillas: spille in filigrana, una piccola al petto e una più grande sul capo che fissa lo scialle all’acconciatura.
- Zunchillu: delicata catena che fa un doppio giro intorno al collo
- Collanas: bianca di madreperla, rossa di corallo, di onice nera per le vedove. Generalmente vengono portate in coppia.
- Isprugadente: lunga catena d’argento legata a “su cosso” che scende dal petto giù sotto la vita. All’estremità sinistra porta “sa nuschera”, un’ampollina d’argento porta profumi. All’estremità destra invece, il vero e proprio “isprugadente”, un capretto stilizzato che sulla testa e sulla coda porta due uncini che dovrebbero fungere da nettaorecchie e nattadenti.
- Butones: bottoni in filigrana d’oro che richiamano la forma del seno, simbolo di augurio di fertilità, tengono chiusa la camicia sul petto.
- Corona del rosario: catena d’oro, grani di corallo e medaglione d’oro
TUTTI I GRUPPI FOLK PROTAGONISTI