Gruppo Folk "Sorres" | Villasor


STORIA DELL'ASSOCIAZIONE

Il Gruppo Folk "Sorres" prende il nome da quello antico di Villasor. L'associazione è nata nel 2014, fortemente voluta da un gruppo di giovani, i quali hanno in comune l'amore e la passione per le tradizioni del proprio paese e più in generale della Sardegna. L'intento del gruppo folk è quello di rappresentare il proprio paese, indossando l'abito tradizionale nelle varie fogge sia maschili che femminili. Questo è stato possibile grazie a delle ricerche eseguite in un arco temporale molto ampio, estrapolando nozioni dai racconti degli anziani del paese, all'osservazione di numerose fotografie e all'analisi accurata degli antichi abiti ancora presenti e gelosamente custoditi a Villasor.

L'associazione non vuole rappresentare il paese solo facendo conoscere l'antico abito, ma cerca di far rivivere e far conoscere ai giovani quali erano le usanze dei tempi passati. In cinque anni di attività, l'associazione "Sorres" ha dato vita a numerosi eventi tra cui "Is fainas de Bixinau", che da tre anni ripropone gli antichi mestieri. Durante l'evento si tiene anche la degustazione del fico d'india chiamato "frutto dei poveri". 


ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

L'abbigliamento femminile è formato da quattro fogge: "su bistiri 'e festa", "su bistiri 'e sposa", "su bistiri de di 'e fattu" e "su bistri 'e fiuda", in uso da metà '800 ai primi del '900.

Tutte Le tipologie di abbligliomento sono composte da "su muncadori" che poteva essere di cotone o seta con colori sgargianti e disegni prevalentemente floreali, scialli in seta o finemente ricamati a mano. "Sa camisa" in cotone arricchita con ricami e con le particolari "pinnicheddas" che sono delle pieghette fatte rigorosamente a mano inamidando le maniche delta camicia. "Su cossu" in broccato di vari colori arricchito con nastri in seta, coccardine e con delle paillettes chiamate che davano un aspetta simile ad una corazza d'oro al corsetto. "Sa unnedda" o "fardedda" in cotone per le gonne giornaliere e seta per il vestito delle feste, arricchite con nastri di velluto e pizzi. "Su davantalliu" di seta pregiata o indiana, usato sia nella versione giornaliera che di festa, anch'esso arricchito con pizzi, velluti e nastri. "Su mucadori a pittura" che si posizionava sul petto incastrato in "su cossu", che aveva svariate funzioni, tra cui nascondere il petto e tenere la camicia pulita. Infine "su gippoi", una giacca lunga non oltre le vita con una manica molto stretta sull'avambraccio e a sbuffo parte alta, molto aderente e chiusa sul davanti con gancio o bottoni, arricchita anch'essa con velluti e passamanerie preziose.

L'acconciatura, che le donne sorresi si facevano per sorreggere fazzoletti e sciali, è molto particolare. Essa fungeva da vera e propria impalcatura, divideva con una riga centrale i lunghi capelli che poi venivano acconciati in due trecce che, sovrapposte l'una sull'altra, andavano a formare come già detto prima una vera e propria impalcatura su cui veniva posto un fazzoletto detto turbante su cui venivano appoggiati scialli e fazzoletti nell'estrema parte posteriore del capo. 


ABBIGLIAMENTO MASCHILE

L'abbigliamento maschile si articola in due fogge, "su bistiri bonau e "su bistiri de di 'e fattu", tutti composti da: 

- "Sa berritta", caratteristico copricapo in orbace nero;

- Il sombrero indossato con o senza fazzoletto;

- "Sa camisa", in cotone bianco, arricchita da ricami sui polsini e da gemelli in oro o argento;

- "Su croppettu", il gilet in orbace, velluto o seta;

- "Sa giancchetta", in orbace arricchita da nastri e bordure;

- "Su crazoi de arroda", un gonnellino in orbace nero;

- "Is crazoisi" in cotone bianco arricchiti dalle particolari "pinniccheddas"

- "Is crazas", in orbace nero di lana

- "Sa beste peddi", un gilet di pelle di agnello talvolta arricchita da passamanerie.


Gruppo Folk "Sorres" | Villasor

Villasor è un comune che sorge al centro del Campidano di Cagliari, ed è un paese dall'economia prevalentemente agricola.

Conta nel suo abitato tre chiese. A San Biagio è dedicata la chiesa parrocchiale, che sorge al centro del paese. La ricorrenza viene celebrata il 3 febbraio. Le altre due chiese sono quella di Santa Vitalia e di Sant'Antioco, situata nel rione storico di "Su Guventu", che prende il nome dall'ex convento dei frati Cappuccini situato al fianco della chiesa. Lo stabile è oggi occupato dalla biblioteca comunale.

Villasor vanta anche la presenza del complesso nuragico di "Su Sonadori". Nel centro storico di Villasor sorge il Castello Siviller, casa-fortezza degli Alagon. L'edificio fortificato, antica dimora dei marchesi di Villasor, è attualmente teatro di numerose attività culturali.

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