Gruppo Folk "Proloco Marese" | Maracalagonis

STORIA DELL'ASSOCIAZIONE

Il Gruppo Folk “Proloco Marese” nasce a Maracalgonis nel marzo 2015. Nel mese di giugno 2015 organizza la “Pedalata Marese” e nel mese di luglio il “Raduno dei Suonatori di campane della Sardegna”. A settembre organizza la 1^ sagra di “Su pani e sa Tomata”.

Le manifestazioni, a seguito dell’ottima risposta di pubblico, sono state ripetute negli anni successivi.

Il gruppo folk ha partecipato alle manifestazioni più importanti della Sardegna come l’Antico Matimonio Selargino, Sagra degli Agrumi di Muravera, Sant’Efisio a Cagliari, Sant’Antioco a Sant’Antioco, Cavalcata Sarda.


ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

Il costume della della donna è composto da:

S’abbordau, gonna rossa e blu in cotone interamente plissettata

Su ventali, grembiule nero in seta interamente ricamato con motivi floreali rifinito in canutiglia e pizzo nero o viola

- Tasca viola in seta ricamata con passamaneria dorata

- Giacchina nera sagomata e svasata sui fianchi, oppure su spensu con colori nero o viola realizzati in seta con la manica stretta e plissettata

- Camicia bianca in cotone con colletto e polsino ricamato

Su muccadori in seta e scialle rosa antico, verde oppure nero con frange ai bordi

- Gioielli: arrecadas, su lasu, spille a “broscia” e margherite


ABBIGLIAMENTO MASCHILE

Il costume dell’uomo è composto da:

- Gonnellino e gambali in stoffa di orbace di colore nero

- Il corpetto in seta oppure in terziopelo interamente ricamato con motivi floreali rifinito con bottoni realizzati con monete antiche

- Su giacchu, cappoto da portare sopra il corpetto realizzato in orbace con rifiniture in velluto di colore rosso o marrone

- Camicia bianca in cotone con colletto e polsino ricamato

- Sa berritta

- Gioielli: bottoni utilizzati a chiusura dei polsini e del colletto della camicia


CURIOSITA'

Il territorio di Maracalagonis è abitato sin dal III millennio a.C., in località Cuccuru Craboni è stata scoperta una necropoli della cultura di Monte Claro, utilizzata anche dalle genti della cultura di Bonnanaro (prima età del bronzo).

La civiltà nuragica ha lasciato importanti tracce, sono infatti ancora visibili i resti di numerosi nuraghi. Successivamente vi furono le frequentazioni fenicie e puniche. In località Carroi vennero ritrovate, oltre ai resti di un tempio punico, due statue, in pietra arenaria, del dio Bes, ora conservate al Museo archeologico nazionale di Cagliari.

Questa parte di Sardegna era adibita alla coltivazione dei cereali. Nel medioevo il territorio fece parte del giudicato di Cagliari. Alla caduta del giudicato di Cagliari (1258) passa sotto il dominio pisano, e dal 1324 sotto quello aragonese. Maracalagonis si costituì proprio in epoca aragonese, dall'unione di due località rurali contigue, "Mara" e "Calagonis", allorché gli abitanti di Calagonis.  A Calagonis, nell'82 d.C., sotto l'imperatore romano Traiano nacque e morì martirizzato, trafitto con un grosso chiodo in testa, Santo Stefano, di cui si trovano in paese le reliquie (il teschio col chiodo e le altre ossa).

Gli aragonesi nel 1363 incorporarono il paese nella contea di Quirra, istituita dal Re di Aragona Pietro IV e concessa in feudo ai Carroz; nel 1603 la contea fu trasformata in marchesato, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale. Dal 1928 al 1946 fu aggregata al comune di Sinnai.

 

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