Gruppo Folk "Città di Villacidro" | Villacidro


Gruppo Folk "Città di Villacidro" | Villacidro

Il Gruppo Folk “Città di Villacidro” nasce a Villacidro 44 anni fa. Era il 1975 quando il progetto partì all’interno dell’associazione Pro loco, di cui continuò a far parte fino al 1996, anno in cui si costituì come associazione culturale a sé.

Dopo oltre un anno dedicato alla ricerca di testimonianze orali, scritte e iconografiche perla ricostruzione dell’abito tradizionale villacidrese, il gruppo folk  ricostruì il costume del paese e lo realizzò per i suoi componenti, che per la prima volta lo indossarono per la messa della notte di Natale del 1976.

Lo scopo dell'associazione consiste nel diffondere, valorizzare e tramandare nel tempo il valore della tradizione e della cultura sarda, con particolare riferimento all’abito tradizionale e alle danze popolari sarde, in special modo della storia e della tradizione villacidrese.

L’associazione è continuamente alla ricerca di testimonianze orali, scritte e iconografiche per la ricostruzione dell’abito tradizionale villacidrese. Da sempre, oltre alla partecipazione ad eventi e manifestazioni, è attiva nell’insegnamento del ballo sardo rivolto ad adulti e in special modo a bambini. Infatti, in questi ultimi anni, il gruppo è attivo anche nelle scuole del paese, primarie e medie, con iniziative specifiche volte all’insegnamento dei balli tipici di Villacidro.

L’associazione è animata dalla convinzione che l’abbigliamento tradizionale e le danze tipiche villacidresi siano una parte fondamentale ed imprescindibile della cultura della comunità, pertanto si fa promotrice e veicolo della conoscenza del ballo sardo-

Il gruppo folkloristico conta 57 soci e realizza, fra le altr cose, la manifestazione “Andaus a passillai”, passeggiata incostume per le vie del centro storico.

Il gruppo ha preso parte negli anni a prestigiosi eventi come Sant’ Efisio, il Redentore, Cavalcata Sarda, Matrimonio Selargino, Matrimonio Asseminese, Matrimonio Mauritano, Sagra degli agrumi di Muravera, Sagra del torrone a Tonara. A livello nazionalee internazionale la Biennale d’arte Naive, Tournée in Piemonte, Festival Internazionale del folklore St. Wendel (Francia), Giornata mondiale della Pace – La Louvière (Belgio), Manifestazione nazionale per il Mezzogiorno (Roma), venendo ospitato dal circolo dei Sardi di Belluno.


ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

Il costume femminile consiste in una gonna di bordatino, un busto di lana, su “gipponi”, stretto sulla vita, un fazzoletto di filo o di lana, gettato sul collo ed incrociato al petto, i cui lembi vengono allacciati sotto il grembiule, piuttosto corto. Per coprire la testa si usa un altro fazzoletto a fiorami di colore scuro.

Un altro costume femminile, appartenente alle giovani donne di un ceto sociale più elevato e certamente più antico di quello precedentemente descritto, è composto da una gonna in panno o in orbace rosso, con una balza in broccato o di altra stoffa pregiata di colore blu, un grembiule di raso con particolari riflessi dati dal tipo di tessuto. Vi è poi un corsetto di broccato, una camicia bianca molto semplice e uno scialle molto grande ricamato con filo di seta a motivi floreali.


ABBIGLIAMENTO MASCHILE

Il costume maschile è costituito da una giacca stretta e corta che arriva fino alla vita e un corpetto aperto in modo da lasciar vedere quasi tutto il petto della camicia che è bianca e di lino. Le brache sono larghe e con poche pieghe. I calzoni bianche di lino rientrano al di sotto del ginocchio dentro le ghette, che tengono ferme con un legaccio di nastro blu.

Il capo è coperto da una“berritta” di lana nera, piuttosto corta, ripiegata da un lato. Corpetto, brache e berritta sono di orbace nero.


CURIOSITA'

Grosso centro della Sardegna sud occidentale, a 50 km da Cagliari, situato alle pendici della catena dei monti Linas, Villacidro conta 14.000 abitanti circa. Un "paese di montagna", lo definiva G. De Francesco nel 1902, e sicuramente lo era, e non solo per le sue caratteristiche geofisiche.

Attualmente Villacidro è una moderna cittadina che guarda alla pianura con i piedi ben piantati fra le sue montagne e le sue colline che nel tempo l'hanno resa celebre per le sue ciliegie, gli agrumi, l'olio d'oliva e la salubrità della sua aria.

Nel 1768, con il vescovo Giuseppe Maria Pilo, entrò a far parte della diocesi di Ales e ne divenne presto il centro principale. Monsignor Pilo, infatti, dopo aver acquisito il palazzo dei Marchesi Brondo, ex feudatari di Villacidro, lo ristrutturò e vi si trasferì, seguito nel tempo da molti suoi successori. Dal 4 maggio 1807 al 24 dicembre 1821 fu anche sede di Prefettura e, come capoluogo di provincia, esercitò la sua giurisdizione su ben 42 Comuni, mentre la Provincia di Cagliari comprendeva allora appena 28 Comuni.

Villacidro è celebre per l'ambiente montano poco antropizzato, costituito da vaste foreste di leccio e da essenze rare, in cui è possibile incontrare gli animali più rappresentativi della fauna sarda, dal cervo sardo al muflone. Le splendide vallate (Castangias, Coxinas, Narti, Villascema, Montimannu, Aletzi) e numerose chiese campestri (S. Sisinnio, Madonna del Carmelo, S. Giuseppe, S. Pietro, S.Ignazio), sono ricercati luoghi per ameni soggiorni, dotati di aree attrezzate per accogliere i visitatori per picnic a contatto con la natura. La zona conserva numerosi e importanti siti minerari, ormai abbandonati, testimoni di un'intensa attività passata.

Tra i luoghi più celebri ci sono le cascate: la famosa cascata Sa Spendula, cantata da Gabriele d'Annunzio con un sonetto, a due passi dall'abitato, e quelle non meno belle di Piscin'Irgas, Muru Mannu e Linas.

Già da qualche anno, Villacidro fa parte delle Città dell'Olio, un istituto che ha il compito di promuovere i territori e le realtà operative legate alla produzione dell'olio d'oliva.

Villacidro si sta attrezzando per offrire i servizi che richiede un moderno turismo; si stanno preparando itinerari, guide per escursioni guidate e per molte attività sportive legate al contatto con la natura: trekking a piedi, in mountain bike, a cavallo; canoismo, alpinismo, free climbing, torrentismo, parapendio, motocross.

Villacidro è ancorata ai valori del passato, celebrati dallo scrittore Giuseppe Dessì, il suo cittadinopiù illustre, cui è dedicato il parco culturale "Dessì" all’interno del monte Linas. I paesaggi sono quelli esaltati dalle opere del vincitore del premio Strega del 1972. In onore dello scrittore, dal 1986 si svolge ogni anno il Premio Letterario "Giuseppe Dessì", un concorso letterario nazionale per opere edite in lingua italiana, giunto alla XXXIV edizione. Sempre in onore dello scrittore, su iniziativa della Regione Sardegna e del Comune di Villacidro, nel 1989 è stata istituita la Fondazione "Giuseppe Dessì", allo scopo di approfondire e valorizzare le opere dell’illustre scrittore.

Simbolo del paese è il Lavatoio Pubblico, edificio inaugurato nel 1893: una copertura sorretta da colonne in ghisa protegge 36 vasche rivestite in trachite. Quando fu costruito, rappresentò un vero sollievo per tutte le donne che dovevano attingere l'acqua con le brocche per il fabbisogno quotidiano e soprattutto lavare i panni lungo il fiume sotto le intemperie. 

https://www.sardegnalive.net/speciali/119festadelredentore

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