Cagliari

“Non si può morire per 1500 euro al mese”. Alessandro Congiu, Fsp-Polizia: “Solinas proclami il lutto cittadino in tutta l’Isola”

La richiesta del poliziotto-sindacalista al Governatore della Sardegna Christian Solinas

“Non si può morire per 1500 euro al mese”. Alessandro Congiu, Fsp-Polizia: “Solinas proclami il lutto cittadino in tutta l’Isola”

Di: Alessandro Congia


“Siamo stanchi di vedere nelle cronache che giovani poliziotti vengono uccisi da delinquenti incalliti che la fanno sempre franca. Ora più che mai la Politica, che finora è stata in silenzio per le nuove regole discriminanti impartite dalla precedente squadra di Governo, deve dare delle risposte concrete per sanare una situazione veramente paradossale per i nuovi limiti da 30 anni a 26 anni per partecipare ad un concorso nella Polizia di Stato. La Fsp Cagliari Polizia di Stato, già Ugl Polizia di Stato, da sempre impegnata per la tutela dei poliziotti e dei giovani che vogliono intraprendere questa professione – rimarca Alessandro Congiu - proclamano il lutto di tutti quei cittadini e poliziotti che credono nella Giustizia e nella Legalità, non si può morire così a meno di 30 anni. Il Segretario Generale Provinciale di Cagliari Alessandro Congiu (nella foto in alto), esprime il proprio cordoglio e l’amarezza per il triste epilogo dei due giovani agenti uccisi da due balordi delinquenti, chiede al Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas di proclamare il lutto cittadino in ogni città della Sardegna perché questa crescente criminalità è presente in ogni città e possono accadere in qualsiasi luogo del nostro Paese.

“Ci sentiamo, in questo momento abbandonati dalla Politica che dovrebbe prendere dei provvedimenti seri in tema della Sicurezza, la delinquenza avanza ogni giorno sempre più, la Sicurezza arretra inesorabile senza che nessuno possa fare nulla, vogliamo fatti e non le solite belle parole che riempiono le pagine dei giornali” .

“Non si può morire per 1500 euro al mese”. Questo Sindacato di Polizia – aggiunge Congiu - rappresenta il proprio dolore e lo sgomento per la grave perdita dei due giovani Agenti che nella giornata di ieri 4 ottobre 2019, all’interno di una Questura, quella di Trieste, hanno perso la vita nell’esercizio delle proprie funzioni, dopo aver arrestato due balordi rapinatori, ora noi tutti chiediamo un segnale importante e forte dalla Politica, non si può morire così giovani senza tutele e strumenti adeguati, senza una nuova politica delle assunzioni e del turn-over, non si può più attendere, la carenza di organici è un sintomo del malessere di noi poliziotti che facciamo ogni giorno i doppi turni per sanare le lacune di questa scellerata politica di ottimizzazione delle risorse negli uffici di Polizia”.

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