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"L’interruzione dei collegamenti tra la Sardegna e la Corsica, insieme con i danni per gli autotrasportatori e gli inaccettabili disagi per i cittadini, evidenzia, ancora una volta, l’inadeguatezza del servizio navale sulla tratta Santa Teresa – Bonifacio. Soltanto nei primi dieci mesi del 2024, le corse mancate e i viaggi annullati sono più di cento e il tutto basterebbe per comprendere che le due principali isole del Mediterraneo non possono continuare ad avere una così grande discontinuità territoriale, tanto dannosa quanto antistorica e inefficace". Così in una nota Antonio Moro, presidente del Psd'Az.
"Per risolvere tali carenze . aggiunge Moro -, che con tutta evidenza sono strutturali e non soltanto frutto della vetustà dei mezzi impiegati e tantomeno delle condizioni meteo avverse, nella scorsa legislatura, il Consiglio regionale (accogliendo un emendamento del consigliere Giovanni Satta che stanziava 300mila euro per lo studio di una rotta alternativa da destinare prevalentemente al trasporto merci, con partenza dagli scali di Olbia e Golfo Aranci e arrivo ipotizzato a Porto Vecchio in Corsica) aveva dato avvio ai procedimenti necessari per l’apertura della nuova rotta. Tali risorse sono state opportunamente impiegate dall’assessorato dei Trasporti che ha indetto in tempi utili la selezione pubblica per l’individuazione dell’advisor che dovrebbe avere concluso le opportune valutazioni circa la sostenibilità economica del nuovo collegamento".
"Al di là delle conclusioni di tali studi (probabilmente inficiati dalla sovrastimata offerta di trasporto sulla tratta Santa Teresa-Bonifacio, offerta drasticamente ridotta dalle continue interruzioni dei viaggi) sarebbe opportuno che la Regione Sarda, procedesse con urgenza all’approvazione di tutti gli atti necessari per l’apertura della nuova rotta di collegamento Olbia\Golfo Aranci – Porto Vecchio e si adoperasse affinché, siano portati a sintesi gli accordi a suo tempo intrapresi con la Regione della Corsica, per la riapertura del collegamento stabile tra Porto Torres e Propiano, sollecitato a più riprese dagli esportatori sardi e dagli autotrasportatori corsi", conclude il leader sardista.