Domani, mercoledì 2 luglio, presso il palazzo Berlaymont di Bruxelles – sede della Commissione Europea – si terrà un importante incontro tra il vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto, e una delegazione composta da trenta presidenti e ministri regionali provenienti da tutta Europa. L’incontro rappresenta un momento chiave nel percorso di confronto avviato nel 2024 dalle Regioni europee nell’ambito dell’iniziativa EURegions4Cohesion, a tutela della Politica di coesione dell’Unione Europea.

In rappresentanza delle 149 Regioni aderenti all’iniziativa, parteciperanno esponenti politici di Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia.

A guidare la delegazione italiana sarà Alessandra Todde, presidente della Regione Autonoma della Sardegna, che interverrà a nome di tutte le Regioni italiane. Il suo ruolo assume particolare rilevanza in vista della definizione del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale post-2027 e della riforma della Politica di coesione, la principale strategia di investimento a lungo termine dell’Unione, volta a ridurre le disparità territoriali, rafforzare la competitività europea, promuovere la transizione verde e digitale e garantire maggiore autonomia strategica.

Nel quadro dei lavori preparatori, la scorsa settimana il coordinamento delle Regioni ha inviato una lettera congiunta alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen per chiedere due garanzie fondamentali: l’adozione di un regolamento specifico per la Politica di coesione, che ne preservi la vocazione territoriale e la distingua da una normativa generica sui finanziamenti UE; il mantenimento della dimensione regionale nelle future disposizioni regolamentari, evitando una centralizzazione della programmazione e gestione delle risorse in capo esclusivo ai governi centrali.

L’iniziativa si inserisce inoltre in un più ampio sforzo di advocacy promosso dalla rete delle Regioni europee dotate di potestà legislativa – di cui la RAS fa parte attraverso il proprio ufficio di Bruxelles – che hanno manifestato ufficialmente il loro sostegno al mantenimento dei fondi territorializzati nel prossimo ciclo di bilancio europeo.