“Per ottenere i finanziamenti, sia nazionali che europei, è fondamentale conoscere norme e meccanismi che li prevedono". Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha risposto alla dichiarazione dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Gian Franco Satta in merito all'emergenza siccità in Sardegna.
"Infatti - aggiunge il leader della minoranza -, la risposta ministeriale è chiara: ‘il Fondo di solidarietà nazionale prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura’, cioè le cosiddette produzioni non assicurabili. La Regione, invece, ha fatto richiesta solo per le produzioni assicurabili, che sono coperte da altre misure. Da parte del Governo nazionale non c’è stata alcuna ‘sottovalutazione’, bensì la richiesta della Regione Sardegna non poteva essere accolta”.

“Esistono altri strumenti più adeguati, per esempio Agricat, il Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni da alluvione e siccità in agricoltura, e anche la riserva di crisi della PAC - ha aggiunto Emanuele Cera – Si poteva anche seguire la strada della Regione Sicilia, che già in primavera ha dichiarato lo stato di calamità e concordato una deroga specifica con il Governo”.

“Si è agito purtroppo con evidente superficialità e si è perso troppo tempo invocando uno strumento inadeguato – ha evidenziato Gigi Rubiu –. Considerato anche il ritardo (delibera dell’11 settembre) con il quale la Giunta Todde ha preso atto di una situazione ormai insostenibile per l'intero comparto agropastorale isolano”.

“Consigliamo all’assessore Satta di non scaricare le proprie responsabilità su altri e offriamo la nostra collaborazione per migliorare i suoi rapporti con il Ministero dell'Agricoltura. Esclusivamente per il bene di aziende e agricoltori dell’Isola, componenti fondamentali di un settore trainante per l'economia sarda”, ha concluso Truzzu.