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E' tensione fra le Regioni in mano al centrodestra e il Governo Conte dopo che il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha minacciato di diffidare chi diramerà ordinanze non in linea con il Dpcm in merito alle riaperture.
I governatori hanno inviato un'accorata lettera al presidente della Repubblica Mattarella e allo stesso Conte chiedendo maggiore autonomia nelle riaperture. I parlamentari della Lega, guidati da Salvini, hanno invece occupato per tutta la notte i banchi di Camera e Senato.
"Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm", sono state le parole del ministro Boccia ieri in videoconferenza con i presidenti di Regione. "Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure). Se non avviene sarò costretto a ricorrere all'impugnativa al Tar o alla Consulta".
Boccia aveva però introdotto un'apertura significativa. "In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate" tra le Regioni sulle riaperture di attività: il principio è "contagi giù uguale più aperture e viceversa".
I governatori del centrodestra non hanno però abbassato il tiro chiedendo più autonomia per la fase due. "Una fase nuova - si legge nella lettera rivolta a Conte e Mattarella, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell'emergenza. È essenziale che si ritorni progressivamente a un più pieno rispetto dell'assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. È necessario giungere a una 'normalizzazione dell'emergenza', che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione".
Matteo Salvini ha lanciato poi l'offensiva della Lega contro le misure di contenimento decise dal governo. Il parlamentari della Lega "saranno a oltranza in Parlamento, giorno e notte, fino a che non si daranno risposte certe", spiega il leader del Carroccio. Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno preso le distanze dall'iniziativa.