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"Io non impongo niente, io rappresento una forza autonomista che nasce dai territori e li ascolta: nessuna scelta a Cagliari viene imposta da Roma. sicuramente io ho sempre applicato il principio 'squadra che vince non si cambia.' in Sardegna come in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Umbria, a livello nazionale e a livello europeo il centrodestra unito è un valore aggiunto. Ho stima per Solinas, la sua squadra ha lavorato bene". Lo ha detto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, oggi a Cagliari, rispondendo alle domande dei cronisti sulla scelta del candidato governatore per le prossime elezioni regionali che sta agitando le acque nel centrodestra in vista del voto del 25 febbraio.
"Faccio e farò di tutto per garantire l'unità della coalizione - ha aggiunto il leader del Carroccio -. Un sindaco uscente va ricandidato, un governatore uscente va ricandidato: questa è la posizione della Lega. e conto su un accordo positivo su tutti".
Accanto a Salvini, nel sopralluogo a un cantiere in una caserma dei Carabinieri del capoluogo, c'erano proprio i due possibili candidati Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari ed esponente di Fdi, e Christian Solinas, governatore uscente e leader del Psd'Az che cinque anni fa ha stretto un patto con la Lega.
"Siamo in prossimità del voto - spiega il vicepremier -, dopo Capodanno bisogna decidere. Anche se in realtà noi stiamo già lavorando sul programma: incontro oggi i dirigenti locali del Lega. Ma stiamo lavorando su tutti i temi che riguardano la Sardegna, dall'agricoltura al turismo. Stiamo preparando liste forti provincia per provincia. Anche con persone che non hanno la tessera della Lega".
Poi un accenno agli avversari con riferimento al patto Pd-M5s e alla Coalizione sarda di Renato Soru. "Soru e Todde? Se ci sono progetti diversi giusto che ognuno li porti avanti, ma vedo che il centrosinistra è molto diviso. Per motivi sentimentali sono spesso a Firenze e vedo che anche lì, nella patria del granitico Pci e poi Pd, ci saranno candidature diverse all'interno del centrosinistra perché ci sono visioni diverse".