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"E' meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa. Noi non siamo costretti a fare nulla controvoglia, l'unità del centrodestra è un valore, governiamo in 14 regioni su 20". Così Matteo Salvini commenta il fatto che il centrodestra andrà alle consultazioni diviso.
La Lega si dice interessata a discutere di tasse, grandi opere, difesa dei confini, aiuti per famiglie e imprese. Non è aperta alla collaborazione con esponenti politici con cui ha maturato particolari tensioni in passato (vedi Boldrini), né a una riedizione del governo Conte con medesimi ministri e un premier diverso.
Ma se Salvini è prudente su Draghi, nello stesso Carroccio esistono anime diverse. "Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo. Uno come lui non può stare in panchina", afferma il vicesegretario Giancarlo Giorgetti parlando del premier incaricato.
"Berlusconi è il leader di Forza Italia, quindi sarà lui a guidare la delegazione, parlerà lui con Draghi. Del resto fu lui a indicarlo come governatore alla Banca centrale europea, tra loro c'è un'antica conoscenza e assonanza sulle politiche economiche seguite quando era alla guida della Bce". L'ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. "Vedremo cosa dirà Draghi. Noi andremo al tavolo con uno spirito molto costruttivo, parleremo di Recovery, di giustizia, di vaccinazioni, tutte questioni che stanno a cuore agli italiani. Naturalmente chiederemo un governo adeguato, all'altezza della situazione, quello che era il governo dei migliori".