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Fare un passo indietro e sostenere la candidatura di Truzzu (ricevendo qualcosa in cambio, magari un seggio sicuro alle prossime Europee) oppure rompere l’alleanza con le altre forze di centrodestra e correre da solo?
La risposta a questa domanda Christian Solinas la darà con tutta probabilità questa sera, dopo la riunione del Psd’Az che lui stesso ha convocato nella sede nazionale di viale Regina Margherita 6, alle ore 17.
Gli appelli all'unità di Meloni, Salvini e Tajani per non spaccare il centrodestra si ripetono, ma finora nessuno dei due contendenti in Sardegna, Solinas e Paolo Truzzu, ha arretrato: il sindaco di Cagliari, esponente di spicco dei FdI e molto vicino alla premier Meloni, si sta già muovendo da candidato governatore, a tal punto che domani, sabato 13 gennaio, il suo partito ha organizzato una convention a Quartu Sant'Elena che ufficializzerà la sua corsa. Si tratterà della sua prima uscita pubblica da aspirante presidente.
Anche il Psd'Az sin da subito ha chiarito che non essendo stata raggiunta l'unanimità per la candidatura di Truzzu, supportato dalla maggioranza, non può intendersi come quella di tutto il centrodestra. Solinas quindi, per essere lui il candidato naturale nel segno della continuità, e per questo ha chiamato a raccolta il partito.