"Non sono candidato, non sono io a dovermi candidare, ma sono candidabile". Il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta così le voci su una sua possibile ricandidatura per il centrodestra in vista delle Regionali 2024. Per il governatore la continuità di governo non deve essere messa in discussione nella maggioranza: "Credo che l'insieme delle cose fatte in questi cinque anni e dei progetti avviati debbano seguire la prassi consolidata di una continuità di governo - sottolinea  -, ci sono interlocuzioni nel centrodestra, ma chi rivendica un cambio e una discontinuità deve essere pronto ad assumersene la responsabilità". 

Il riferimento, non troppo velato, è al gruppo di a FdI, che nei giorni scorsi ha annunciato di puntare su Paolo Truzzu per la guida della coalizione: "Richiedere un cambio, che non avrebbe precedenti in letteratura e che è ispirato solo a una logica spartitoria - afferma - serve solo a mettere una bandierina in più su una Regione in una logica nazionale. Lo dico da sardista, non sono d'accordo che si utilizzi la Sardegna per riequilibrare questioni nazionali". 

E se la scelta di Truzzu dovesse essere condivisa dalla coalizione di centrodestra, che potrebbe riunirsi tra qualche giorno per la decisione definitiva, "sarebbe il candidato di FdI, non dell'intera coalizione", precisa Solinas, "e a quel punto ciascun partito potrebbe fare le proprie scelte". "Con la Lega siamo andati tante volte da soli, ma non credo che saremmo soli - conclude -. Non credo che si arriverà a una cosa del genere".