Dopo la discussa vicenda relativa al punto nascita di La Maddalena dello scorso aprile, quando una bimba ha perso la vita durante il trasporto in elisoccorso, e i recenti tagli di personale subiti dall'ospedale Paolo Merlo, è intervenuta in Aula la parlamentare leghista Lina Lunesu, membro della Commissione igiene e sanità al Senato. Vibrante l’appello rivolto al Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Io penso a riqualificare anche i piccoli-medi ospedali, che in occasione di ingenti tagli che la sanità ha subito ovunque, erano stati chiusi e smantellati – ha dichiarato l’esponente del Carroccio - Mi viene in mente l’arcipelago della Maddalena ed il suo ospedale Paolo Merlo; Il pronto soccorso dovrebbe operare 24 ore su 24, per prestazioni di emergenza e urgenza, e come punto di primo intervento”.

“Il 16 marzo 2020 – prosegue Lina Lunesu - è stato declassato a soli codici bianchi e verdi, impedendo l’intervento di codici gialli e rossi, e trasformandolo in poco più di una guardia medica avanzata”. Poi ancora: “Vogliamo parlare del reparto di ostetricia? La madre rischia la vita, il figlio nasce morto dopo ore di attesa, ad Olbia. Il reparto è chiuso da tre anni, così come la sala operatoria, manca il punto nascita, e sappiamo per legge che occorrono 500 nascite all'anno per averlo. Ma lei signor ministro ha sul suo tavolo da 129 giorni una richiesta di deroga che ancora non ha firmato”.

Queste le parole della parlamentare nuorese, a sostegno della protesta che già mercoledì 10 giugno aveva visto medici, infermieri, OSS e impiegati vari radunarsi all'ingresso dell’ospedale.