Accusati di "tradimento di 210.729 sardi": cinque consiglieri regionali finiscono nel mirino di un comitato gallurese sui social dopo aver detto "no" alla procedura d'urgenza sulla legge Pratobello 24 pensata per il contrasto alla speculazione energetica in Sardegna. Si tratta di Michele Ciusa (M5s), Sandro Porcu (Orizzonte Comune) Luca Pizzuto (Sinistra Futura), Sebastian Cocco (Uniti per Todde) e Laura Orrù (Alleanza Verdi Sinistra).

La Polemica

Cinque foto segnaletiche montate ad hoc, con i volti dei cinque consiglieri e l'accusa: "Ha votato No alla procedura d'urgenza per la Pratobello 24". A questo foto segue un lungo commento della pagina che accusa i partiti di centrosinistra (salvo il Pd) di essere i cecchini della Pratobello. "Sarete ricordati tutti uno per uno insieme a colei che vi dà gli ordini, colpevoli allo stesso modo, traditori della terra di Sardegna e del popolo che ha commesso l’errore di votarvi. Un errore che in un modo o nell’altro promettiamo di riparare. E noi, a differenza di voi, le promesse le manteniamo". Accuse che hanno fatto scoppiare un caos di reazioni e controreazioni, dalle quali non si sono esentati i diretti interessati.

Reazioni

"Sono stato schedato! Questa non è più politica. È vergognoso quello che è accaduto - commenta Sandro Porcu -. Minacce e odio vanno oltre la normale dialettica politica. Sono inorridito ed esterrefatto per quanto letto oggi". Poco prima Sebastian Cocco aveva condiviso una nota dei capigruppo di centrosinistra: "Non ci lasciamo intimidire da nessuno". "Nella Conferenza dei presidenti di gruppo del Consiglio Regionale, è stato stabilito che la proposta di legge Pratobello non potrà essere discussa direttamente in aula, senza seguire il percorso regolare. Ciò è dovuto alla concomitante calendarizzazione del disegno di legge 45, che tratta la stessa materia ed ha già concluso il proprio iter nelle commissioni", spiega la nota.

La nota dei capigruppo

"Questa decisione - precisano i capigruppo - è stata presa dall’intera Maggioranza, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Orizzonte Comune, Progressisti, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura. Di conseguenza, i rispettivi capigruppo – Roberto Deriu, Michele Ciusa, Maria Laura Orrù, Sandro Porcu, Francesco Agus, Sebastian Cocco, Luca Pizzuto – si sono espressi in accordo. I gruppi di centrodestra, tuttavia, hanno richiesto l’inserimento all’ordine del giorno attraverso una procedura d’urgenza, pur consapevoli dell’impossibilità di applicarla, nel tentativo di provocare un incidente e di strumentalizzare la situazione. Si tratta di giochetti di palazzo".

Dopo l'attacco social, nel mirino, di rimbalzo, è finita proprio la pagina che ha bersagliato i consiglieri, accusata di "minacce e odio contro il consiglio regionale".