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Italian Deputy Prime Minister, Interior Minister and Lega party's leader Matteo Salvini, addresses the media after a meeting with Italian President Sergio Mattarella at the Quirinale Palace for the second round of formal political consultations following the resignation of Prime Minister Giuseppe Conte, in Rome, Italy, 28 August 2019. ANSA/ANGELO CARCONI
Roma, 29 set. (Adnkronos) - "E' fondamentale avere almeno un centro di espulsione in ogni regione, almeno uno, perché l'alternativa è avere i clandestini a spasso. Se non ho un centro di espulsione in ogni regione, se becco lo spacciatore ad Ascoli o Macerata, se non posso metterlo in un centro protetto, chiuso, vigilato, nell'attesa di essere identificato e rispedito nel suo Paese, questo è libero di passeggiare per strada. Quindi, chi dice no ai Cpr preferisce la confusione. Conto che in tutta Italia si dotino di questi centri". Così Matteo Salvini, vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un punto stampa a Macerata.
"Nella manovra ci saranno risorse per più poliziotti, più militari in strada perché la sicurezza era e rimane la priorità - prosegue il leader della Lega -. Non è un capriccio della Lega o di Salvini il blocco degli sbarchi o il contrasto dello spaccio, ma un diritto della gente perbene".
"Mi spiace per i cittadini, perché il no ai centri per i rimpatri ideologici delle regioni di sinistra non sono un dispetto a Salvini ma ai toscani, ai campani, ai pugliesi e agli emiliani perché ripeto, laddove non ci sono, non ho un posto chiuso, vigilato, protetto dove ospitare le persone in attesa di espellarle. Chi dice di no agevola confusione", conclude Salvini.