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Da prima della classe si sente mai non all'altezza? "E' una sensazione che conosco bene. Sono cresciuta con l'idea di non meritare nulla. Non mi sento mai pronta e ho sempre paura di non essere all'altezza. Ma credo che questa paura sia anche la mia forza. E quello che mi spinge a non smettere mai di studiare, a essere così pignola e a voler dimostrare anche più di quello che a volte sarebbe necessario". Così il premier Giorgia Meloni, in una passaggio della sua intervista a Donna Moderna. E' la 'Sindrome dell'impostore'? "Preferisco una parola straordinaria che usano i greci: meraki, fare qualcosa con tutto te stesso, con tutta la tua passione e con tutta la tua anima", risponde la premier.
"La mia vita - spiega quindi tracciando un bilancio personale di questi primi cento giorni a Palazzo Chigi - è diventata più frenetica, ma non meno entusiasmante. Servire la Nazione come Presidente del Consiglio è un privilegio che va onorato ogni giorno con tanto lavoro, dedizione e senso di responsabilità. Certo, questo ha reso ancor più complicato riuscire a conciliare famiglia e lavoro, ma cerco di mettercela tutta per ritagliarmi più tempo possibile per stare con Ginevra. A volte riesco di più, altre meno, ma ho la fortuna, che tantissimi altri genitori in Italia non hanno, di poter contare su diverse persone che mi danno una mano".
"Andrea è un padre straordinario, estremamente presente e attento, e sa arrivare dove io non riesco. Poi ci sono mia sorella Arianna, i nonni di Ginevra, la mia assistente Patrizia che risolve mille problemi, la tata di Ginevra, Betty, che ormai è parte della famiglia: sono insostituibili, e insieme a me fanno i salti mortali per stare dietro a tutto".
A chi le domanda di raccontare la sua giornata prima: "E' un po' come essere dentro un grande frullatore - risponde -. Palazzo Chigi è una macchina che lavora h24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno. Non ci si ferma mai. Enrico Mentana la definirebbe una 'maratona'. E' esattamente così: si è sempre in diretta, senza pause. Il rischio è quello di essere completamente assorbiti, essere risucchiati del tutto, senza lasciare spazio a sé stessi e alla famiglia".