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“Vicenda Solinas, orologeria di destra”. Lo scrive sui social il deputato del partito democratico Silvio Lai.
“Da Tajani e Salvini lacrime di coccodrillo. L’indagine è del 2021, la richiesta di sequestro di febbraio 2023, la conferma di novembre scorso. Serviva solo alla destra silurare Solinas”, afferma l’onorevole.
LE PAROLE DI TAJANI - "Non abbiamo fatto alcuna polemica sulla Sardegna, siamo sempre rispettosi dei nostri alleati. Su Solinas sono garantista: certo che l'azione giudiziaria in piena campagna elettorale... non voglio fare commenti. Sarà una coincidenza, non lo so", dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Radio24. Il riferimento è all'indagine avviata nei confronti di Christian Solinas, a cui sono stati sequestrati beni e immobili a poche settimane dalle elezioni regionali, che vedevano il governatore uscente come possibile candidato del centrodestra, prima che gli esponenti di FdI proponessero la candidatura di Truzzu.
La finanza ha eseguito il sequestro cautelativo di beni per un valore di circa 350mila euro nei confronti del presidente uscente e di altri sei indagati per corruzione. Il sequestro, si sottolinea in un servizio del Tg1, "viene fatto a quattro giorni dalla presentazione delle liste e mentre si decide il candidato presidente unitario del centrodestra".
Tg che denuncia le modalità dell'azione contro il governatore isolano: "Essendo in fase di indagine, stiamo parlando di atti che dovrebbero essere coperti da segreto istruttorio".
LE PAROLE DI SALVINI - "L'unità del centrodestra, della coalizione che hanno votato gli italiani, viene prima di logiche di partito o personali", ha detto il vicepremier, glissando sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta su Solinas: "Se la politica va al tempo che una certa magistratura vorrebbe, uno smette di far politica".