Il governo Draghi ha incassato larga fiducia in Senato nella giornata di ieri. I 'Sì' sono stati 262, mentre i 'No' 40, quindici dei quali sono arrivati dal M5s. Altri 8 pentastellati non erano presenti.

Oggi vota la Camera e il premier, che chiama a "una nuova ricostruzione come nel dopoguerra", avverte che "l'unità non è un'opzione ma un dovere" e che la scelta euro è "irreversibile". 

Nel frattempo prende forma il nuovo piano vaccini nel Paese, dopo le indicazioni del premier in Senato: addio alle primule, con le somministrazioni in caserme e palazzetti. In campo 300mila volontari; obiettivo mezzo milione di vaccinazioni al giorno da aprile. 

L'Afa dà l'ok ad AstraZeneca per somministrazioni fino a 65 anni. L'indice di positività risale intanto al 4,1%, con altri 369 i decessi. Da domenica molte regioni potrebbero tornare in arancione; Abruzzo in rosso.