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School classroom in blur background without young student; Blurry view of class room no kid or teacher with chairs and tables in campus.
Niente più multa da 30 euro, ma fino a due anni di carcere. Questo quanto previsto dalla bozza del decreto legge di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, all'esame oggi del pre Consiglio dei ministri.
Il provvedimento, infatti, abroga l'articolo del codice penale che prevede una multa di 30 euro e aggiunge un nuovo articolo che punisce fino a due anni di carcere "chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d'impartirgli o di fargli impartire l'istruzione obbligatoria".
Niente assegno di inclusione, inoltre, per il nucleo familiare in cui il figlio o i figli non frequentano regolarmente la scuola dell'obbligo. Lo prevede la bozza dello stesso decreto legge.
Il provvedimento modifica il decreto Lavoro, approvato lo scorso maggio, inserendo il nuovo comma che recita: "Non ha altresì diritto all'Assegno di inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell'obbligo".
Nella stessa bozza, poi, è prevista la revoca dell'assegno per le famiglie in cui i genitori sono stati condannati in via definitiva per non aver mandato i figli alla scuola dell'obbligo.