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Manca solo la votazione finale del disegno di legge sulle aree idonee. Approvati tutti gli articoli e gli allegati tecnici. Sono bastate poche ore ai consiglieri regionali, tra pause, sospensioni e riunioni dei capigruppo, per chiudere con l'esame del provvedimento che recepisce il decreto del Mase sulle aree idonee.
Domani alle 10.30 la seduta riprenderà con le dichiarazioni finali di voto da parte dei capigruppo e la votazione finale, che chiuderà, momentaneamente, il capitolo energia per la maggioranza.
Negli ultimi due articoli approvati, oltre a quello sull'entrata in vigore, la disposizione che abroga la legge 5, la cosiddetta moratoria di 18 mesi sulla realizzazione di impianti rinnovabili, nata come 'norma ponte' per non lasciare la Sardegna in balìa degli speculatori durante l'iter della legge in approvazione in queste ore. Moratoria su cui pende la sentenza della Consulta che, a questo punto, è resa inoffensiva appena il ddl che avrà il via libera finale domani sarà pubblicato sul Buras.
Durante i lavori di questa sera è stato anche votato approvato all'unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Michele Ciusa (M5s) ma sottoscritto da tutti i capigruppo che impegna la Giunta e la presidente: "a esprimere la propria assoluta contrarietà all'insediamento di qualsiasi deposito di scorie radioattive nel territorio regionale, ribadendo la volontà già espressa dai cittadini sardi nel referendum del 2011".
Il documento prevede anche in tal senso "la collaborazione con i rappresentanti istituzionali sardi a livello nazionale ed europeo" e la sollecitazione al Governo nazionale "di riconsiderare qualsiasi ipotesi di localizzazione di scorie nucleari in Sardegna, rispettando la volontà del popolo sardo e tutelando il patrimonio ambientale, culturale e socio-economico dell'isola".