PHOTO
"Il Governo Meloni sappia che difenderemo con fermezza la bellezza e l’identità del nostro territorio davanti alla scelta scellerata della speculazione eolica davanti alle coste della Riviera del Corallo", lo dichiara con fermezza il consigliere regionale del gruppo "uniti per Alessandra Todde", Valdo Di Nolfo.
Nei giorni scorsi la pubblicazione del divieto di transito fino al prossimo 30 ottobre da parte della Capitaneria di Alghero nella zona marittima di fronte a Capo Caccia ha generato interesse sulle indagini idrogeologiche, "Ancora una volta il Ministero non coinvolge gli enti locali e agisce in totale autonomia, incurante del territorio, del popolo sardo e del suo parlamento – sottolinea Di Nolfo -. Ma la Regione Sardegna e il Comune di Alghero non sono certo disposti a farsi mettere i piedi in testa".
"La nostra Regione - prosegue il consigliere - sta vigilando con la massima attenzione su ogni procedura e non lascerà passare nulla che comprometta il nostro paesaggio e il nostro mare. Anche nell’ipotesi estrema che il Governo o il Ministero dovessero rilasciare un’autorizzazione la Regione Sardegna impugnerà tale atto in tutte le sedi giurisdizionali competenti perché è bene chiarire subito che con la norma regionale nessun impianto potrà mai essere autorizzato in quell’area".
La legge regionale 20/2024 impone che le pale eoliche non possano essere installate a meno di dodici miglia marine dalla costa, corrispondenti a circa 22 chilometri. Inoltre, la Regione ha stabilito che qualsiasi impianto debba essere posizionato almeno a ventiquattro miglia, ovvero circa 45 chilometri, per evitare che siano visibili dalla costa o dai punti panoramici.
"Le indagini avviate in questi giorni davanti alla costa di Alghero non devono però ingannare i cittadini: non siamo davanti a un progetto imminente di pale eoliche, ma a rilievi preliminari che la legge non ci dà la possibilità di vietare. La battaglia contro il ministero inizia ora", conclude Di Nolfo.