La Giunta regionale della Sardegna ha approvato due distinti provvedimenti che rafforzano il Servizio sanitario regionale, destinando nuove risorse sia al personale impegnato nelle attività di donazione e trapianto di organi e tessuti sia alle prestazioni aggiuntive finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa e al contrasto della carenza di personale.

Il primo intervento riguarda l’attribuzione delle risorse aggiuntive regionali per l’anno 2025 destinate al personale coinvolto nei percorsi di donazione, prelievo, trasporto e trapianto di organi e tessuti. Lo stanziamento complessivo ammonta a 1 milione e 850 mila euro, come previsto dalla Legge di assestamento 2025-2027 approvata nel mese di settembre.

Le risorse sono state definite a seguito del confronto con le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria e del comparto sanità e sono finalizzate a sostenere un ambito di attività di alta specializzazione e particolare complessità. La ripartizione prevede incentivi al personale dell’ARNAS “G. Brotzu” per le attività di donazione, prelievo e trapianto, al personale dell’AREUS per le attività di trasporto e al personale delle ASL e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari per le attività di donazione e segnalazione dei potenziali donatori.

Il provvedimento conferma le modalità già adottate nel triennio precedente e amplia la platea dei beneficiari, includendo tutto il personale coinvolto nei percorsi di trapianto, indipendentemente dal profilo professionale. La distribuzione delle risorse avverrà attraverso accordi integrativi aziendali, nel rispetto della normativa vigente.

"La donazione e il trapianto di organi rappresentano uno dei livelli più alti di solidarietà e di qualità del nostro sistema sanitario - ha dichiarato la Presidente Alessandra Todde, Assessore a interim della Sanità -. Con questo intervento riconosciamo e valorizziamo il lavoro di tutte le professioniste e i professionisti che, spesso in condizioni di grande complessità, garantiscono cure salvavita e risposte tempestive ai cittadini. Investire in questo settore significa rafforzare un’eccellenza della sanità sarda e sostenere un modello di assistenza fondato sulla competenza, sulla rete e sulla collaborazione tra servizi".

Il secondo provvedimento approvato dalla Giunta regionale riguarda la ripartizione delle risorse regionali e nazionali destinate alle prestazioni aggiuntive del personale del Servizio sanitario regionale, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa e fronteggiare la carenza di personale sanitario. L’intervento si inserisce nel quadro normativo delineato dalla Legge regionale n. 13 del 2025 e dal Decreto-legge n. 202 del 27 dicembre 2024, dando continuità a misure già adottate negli anni precedenti.

Per il triennio 2025-2027 sono stanziati 3,5 milioni di euro annui di risorse regionali, cui si aggiungono, per il solo 2025, oltre 3,9 milioni di euro di finanziamenti nazionali, destinati alla dirigenza medica e al personale sanitario del comparto. Le risorse saranno ripartite tra le aziende del SSR sulla base di criteri oggettivi e condivisi, che tengono conto della carenza di personale, della popolazione assistita e dei tempi medi di attesa rispetto agli standard previsti.

"Ridurre le liste d’attesa e garantire risposte tempestive ai bisogni di salute dei cittadini è una priorità assoluta per la Regione - ha detto Todde -. Con questo provvedimento valorizziamo l’impegno del personale sanitario e forniamo alle aziende strumenti concreti per affrontare le criticità legate alla carenza di organico. È un intervento necessario per migliorare l’accessibilità ai servizi e rafforzare la qualità del sistema sanitario pubblico, nell’interesse delle persone e dei territori".

Entrambi i provvedimenti affidano alla Direzione generale della Sanità il compito di curare gli adempimenti necessari all’attuazione, al monitoraggio e al corretto utilizzo delle risorse, con l’obiettivo di garantire continuità operativa, trasparenza e un impatto misurabile sul miglioramento dei servizi sanitari regionali.