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"È giusto tornare alla verità dei fatti, e difendere la Sardegna da tante falsità che sono state pubblicate, e che hanno indicato la nostra Isola come focolaio nazionale del virus".
Lo ha detto ieri il Presidente della Regione Christian Solinas, intervenendo nell’Aula del Consiglio Regionale nel corso del dibattito sulla Mozione presentata dalla maggioranza, primo firmatario il Capogruppo del Psd’Az Franco Mula, che impegna la Giunta a intraprendere qualunque strada, comprese le vie giudiziarie, per tutelare l’immagine della Sardegna.
"La nostra Isola - ha detto il Presidente Solinas - si è difesa dalla pandemia con grande sacrificio di tutti i cittadini, e tra questi gli operatori del settore turistico, che in tanti anni di lavoro hanno contribuito a costruire un’invidiabile immagine della Sardegna nel mondo".
"Proprio nel momento in cui le nostre aziende turistiche - ha proseguito il Presidente - iniziavano a raccogliere i frutti di tanta serietà e di tanti sacrifici, e a vedere la fine del tunnel con numeri confortanti pur in presenza di una forte crisi, hanno dovuto subire il grave danno di una campagna mediatica studiata a tavolino per tentate di costruire l’immagine di una Sardegna epicentro della diffusione del virus. Questo non è accettabile, soprattutto perché i numeri ci dicono che la realtà è ben diversa".
"Nessuna volontà, da parte nostra, di limitare il diritto di cronaca, che è sacrosanto, ma non posso non osservare - ha affermato ancora - che davanti a tante testate giornalistiche che con onore e rigore cercano e raccontano la verità, poche altre hanno rappresentato falsamente la realtà".
"Il Ministero della Salute ha accertato che la sieroprevalenza in Sardegna aveva un indice di 0,3 fino a luglio, il più basso in Italia. Ciò significa - ha sottolineato Solinas - che il virus non c’era, ed è stato portato qui. Se io, ha detto il Presidente, utilizzassi la stessa scorrettezza di coloro che attaccano la Sardegna, dovrei esibire i conti di quanti turisti positivi sono arrivati dalle varie regioni italiane".