PHOTO
Tutelare il settore della cultura e dello spettacolo in questo periodo di emergenza data dal Coronavirus, è l’obiettivo della mozione presentata dal gruppo consiliare dei Progressisti, prima firmataria la Consigliera Laura Caddeo.
“Consapevoli che l'attuale situazione sta determinando forti criticità su tutti i comparti produttivi, con questo atto cerchiamo di dare ristoro anche al settore della cultura e dello spettacolo, al momento escluso dalle misure straordinarie varate dalla Regione Sardegna – queste le parole della Caddeo -. La chiusura dei teatri, dei cinema, di tutti i luoghi e delle attività di spettacolo, il divieto delle gite scolastiche, delle visite e dei viaggi d’istruzione, la successiva chiusura delle scuole di ogni ordine e grado hanno determinato una gravissima crisi di tutto il comparto. Confidiamo nella predisposizione di misure straordinarie che rafforzino gli interventi previsti dal Governo. Nei prossimi giorni depositeremo una proposta di legge analoga a quella approvata il 9 marzo per il settore del turismo”.
Tra le misure richieste la celere istruttoria e la liquidazione dei saldi relativi ai contributi per il 2019, l'avvio di quella per domande 2020 e la concessione delle anticipazioni fino al 75%, lo stanziamento di risorse aggiuntive per il 2020, la revisione dei criteri di ammissibilità, valutazione e determinazione dei contributi 2020 e 2021 e le conseguenti regole di rendicontazione.
Inoltre vengono richiesti anche strumenti finanziari che, spiega la Caddeo, “Consentano l’erogazione di contributi a fondo perduto o altre forme di indennizzo, oltre all'estensione delle misure per favorire l'accesso al credito e garantire liquidità alle imprese”.
“Chiediamo che la Regione, d'intesa con le organizzazioni sindacali più rappresentative, avvii immediatamente le procedure previste dal Decreto "Cura Italia" e metta in atto ogni iniziativa che possa compensare e integrare le misure del Governo, anche stanziando risorse aggiuntive – continua Caddeo -. Confidiamo che si attivi celermente la cassa integrazione in deroga e che gli organismi dello spettacolo dal vivo siano equiparati alle altre piccole e medie imprese, prevedendo leve fiscali, sgravi contributivi, proroghe delle scadenze di imposte e contributi, congelamento dei mutui”.