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“Se pensano di fermarci si sbagliano di grosso: noi andiamo avanti più spediti che mai e piazza dopo piazza, città dopo città, regione dopo regione, vinceremo noi”. Il ‘grido’ di Salvini al termine della doppia fiducia incassata dal Presidente Giuseppe Conte, alla Camera e al Senato.
Ieri in aula, l’intervento (video in basso) del leader della Lega si è aperto con l’attacco, previsto, al premier: “Non la invidio presidente Conte-Monti, ormai si capisce quando uno ha il discorso che gli viene da dentro, dalla testa, dal cuore e dall’anima e quando uno deve leggere il compitino scritto a casa a cui non crede nemmeno lui. Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Monti e Renzi”.
E sulla nomina di Gentiloni come commissario UE agli affari economici Salvini alla stampa ha detto: “E’ la conferma che Conte ha fatto il patto con il diavolo, con la Merkel e con Macron per interesse personale”.
La replica di Conte ieri in aula. “Molti degli interventi degli esponenti delle forze di opposizione indulgono sul passato. Ma vi è chi è rimasto fermo all’8 agosto, al momento in cui con una certa arroganza e con scarse cognizioni di diritto costituzionale ha ritenuto di attivare unilateralmente una crisi di governo, e questo è legittimo, ma poi in più ha ritenuto ancora di poter portare, unilateralmente, il Paese alle elezioni e ancora di più unilateralmente ha deciso di portare il Paese alle elezioni e alla campagna elettorale da ministro dell’Interno, e ha deciso sempre unilateralmente e arbitrariamente di concentrare definitivamente nelle proprie mani tutti i poteri”.
Intanto, il premier oggi sarà a Bruxelles per una serie di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie: "In Europa non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno".