"Amici, corro per il Parlamento europeo! Non ve l’aspettavate? Allora indovinate con chi... con la Linke!". Parola di Carola Rakete, la donna che sfidò il Viminale sbarcando 42 migranti a Lampedusa.

Terminata l'esperienza come operatrice umanitaria e indossati i panni dell’attivista ambientale, ora Rackete si candida per le Europee del 2024. "Ciò che accade a Bruxelles può sembrare molto lontano dalla vita quotidiana di Catania, Cracovia o Rovaniemi, ma le decisioni che vengono prese dalle istituzioni europee riguardano non solo le persone in Europa, ma anche ben oltre", ha scandito ieri dando l’annuncio.

L'ex comandante della Sea Watch divenne nota in Italia nel 2019 per lo scontro con l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini e per essere stata arrestata per tre giorni. Il contenzioso tra i due andò avanti anche dopo i fatti di Lampedusa.

Lo stesso Salvini oggi ha commentato: "Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura per Bruxelles con la sinistra tedesca, è un attimo. Auguri, viva la democrazia!”".