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“Spero di riuscire a ottenere anche un mio risultato personale, però mi auguro che il 26 sia la vittoria dei sardi”. Lo aveva detto il 6 febbraio scorso a Sardegna Live Camilla Soru (PD), consigliera in carica dal 5 luglio 2019 del comunale di Cagliari. Il risultato come coalizione a sostegno di Alessandra Todde lo ha ottenuto, quello personale anche: con 3600 preferenze è tra i candidati a consigliere più votati, (su un esercito di 1416), la ventesima (qui l’elenco). Camilla Soru siederà, dunque, tra i banchi della maggioranza in Consiglio regionale.
“Ho lavorato tanto, mi sono impegnata – ha detto ai nostri microfoni durante la lunga diretta di lunedì -. Non è stato facile e sono molto contenta”.
Per Camilla Soru la vittoria di Alessandra Todde “non è la vittoria del Campo largo e basta, non è la vittoria della nostra coalizione, ma è la vittoria dei diritti di tutti i sardi".
Nell’intervista a Regionali Live, che vi riproponiamo qui in basso, con la neo consigliera regionale avevamo parlato di giovani, di pluriclassi, di università e di sanità.
Sulla sanità: “Intanto Io credo che la Sardegna debba smettere di iniziare le legislature con le grandissime riforme che poi non riescono mai veramente a prendere gambe. In cinque anni non si riesce neanche a trovare un equilibrio. Abbiamo medici che non sanno neanche più di chi sono dipendenti, perché ogni tot di anni cambiano i nomi, cambiano le aziende, cambia proprio la geografia della sanità sarda. Detto questo, c'è un problema gravissimo: noi siamo una delle regioni che spende di più, ha una spesa pro capite per quanto riguarda la sanità altissima e poi, però, ha dei servizi tra i peggiori di tutta Italia. Quindi è evidente che c'è un problema di pianificazione della spesa, di pianificazione della necessità delle risorse in ambito sanitario”.
“Negli ultimi 5 anni – ha spiegato - ho vissuto più direttamente l'esperienza della mia città. Che però in realtà è proprio un campanello d'allarme. Se tu inizi ad avere i problemi a Cagliari, che generalmente è il posto dove le cose tendenzialmente riescono a funzionare un po’ meglio, immaginiamoci cosa succede man mano che ci spostiamo verso la periferia e verso addirittura le aree interne”. CONOSCIAMO MEGLIO CAMILLA SORU IN QUESTA INTERVISTA