Il centrodestra algherese, che sostiene il sindaco Mario Conoci, è sempre più a rischio implosione. I malumori in seno alla maggioranza erano emersi subito dopo l'elezione del primo cittadino in relazione alla composizione della giunta e del management per le partecipate. Da lì un escalation di tensioni, fino a che l'estate scorsa molti partiti avevano invitato il sindaco ad avviare una verifica per determinare un rimpasto necessario a rilanciare l'attuazione del programma amministrativo.

Non sono bastate la successiva rottura col Psd'Az, l'azzeramento del gruppo consiliare della Lega, la spaccatura di Fratelli d'Italia, l'abbandono di alcuni scontenti, l'insofferenza di Forza Italia e l'insoddisfazione dell'Udc. Conoci temporeggia, sostenuto dalla lista civica che fa capo a lui stesso, da fedeli consiglieri, e una serie di assessori di più partiti ma molto vicini al sindaco, fra cui l'assessora del Carroccio Giorgia Vaccaro, esponente del partito rappresentato in maniera importante Alghero dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais, . 

"Indebolire il sindaco e la giunta per soddisfare ambizioni personali non giova ad Alghero", è la posizione della Lega. "I problemi dello scenario politico locale portano criticità da dissipare presto per evitare una crisi senza ritorno". "Non siamo alzapalette", replicano Fi, Udc, Gruppo Misto e Psd'Az. "Vogliamo una Alghero proiettata al futuro". E ripropongono "un assessorato al rilancio che racchiuda le deleghe dello sviluppo economico e presieda tre unità di progetto con dirigenti e assessori che lavorino a tematiche giovanili, turistiche e dello sviluppo economico in senso stretto".